A Monfalcone ci sono gli islamici integrati

Bou Konate, di origini senegalesi, candidato della lista islamica Italia Plurale, ha ottenuto 343 voti pari al 2,94, praticamente niente

A Monfalcone ci sono gli islamici integrati
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Non disponiamo di raffinate analisi dei flussi che spieghino l'esito elettorale a Monfalcone (30mila abitanti, provincia di Gorizia) e però meglio così, ci basta sapere che da quelle parti c'è una percentuale di stranieri che supera il 30 per cento (soprattutto islamici del Bangladesh) e che al voto si presentava anche una lista islamica di un genere a cui dovremo fare l'abitudine. Ricordiamo i risultati: vittoria del centrodestra con Luca Fasan (nuovo sindaco col 70 per cento) mentre Bou Konate, di origini senegalesi, candidato della lista islamica Italia Plurale, ha ottenuto 343 voti pari al 2,94, praticamente niente. Vai con l'analisi, basata sull'umana logica. 1) I votanti sono nettamente cresciuti, forse perché il micro-scontro di civiltà l'ha stimolato a dire la propria nell'unico modo in cui possono farlo (il voto) e questo più sulla base del loro vivere quotidiano e meno sulla base delle retoriche dei candidati; 2) Per il partito islamico è stata un'ecatombe visto che in sostanza non l'hanno votato neppure gli islamici; 3) Il verdetto post Anna Maria Cisint, europarlamentare leghista ed ex sindaca di Monfalcone che si era battuta contro l'islamizzazione della città, dimostra che la prosecuzione della sua battaglie e la difesa dell'identità territoriale hanno la loro importanza, soprattutto dove c'era (c'è ancora) un'alta coesione sociale; 4) L'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia (Ucoii) ha avuto il fegato di parlare di «politica di divisione», «approccio divisivo», «fallimento nel promuovere una vera integrazione» e altre espressioni che spiegano giust'appunto quello che ha rappresentato la lista islamica da loro appoggiata, evidentemente percepita come la rivendicazione di una separatezza, 5) Il fabbisogno di manodopera legato alla presenza in loco di Fincantieri giustifica senz'altro la presenza di stranieri (un abitante su tre è immigrato) ma non giustifica gli squilibri sociali che ne derivano (un abitante su sei è musulmano) e questo a sua volta insegna che i disagi sociali e culturali non possono essere sacrificati in toto alla ragione economica. Detto questo, resta da comprendere come mai neppure tanti islamici (a fronte, di diceva, di un'elevata affluenza) abbiano votato un partito islamico. La risposta più logica pare questa: perché sono degli islamici integrati, volgarmente detti cittadini italiani.

A Monfalcone ci sono molti musulmani che partecipano alla vita politica e sociale del Paese e che non hanno nessun interesse a promuovere la separatezza di cui prima. Le ragioni degli italiani di Monfalcone (di cui gli islamici fanno pienamente parte, in pratica e in potenza) sono già rappresentate dai partiti italiani. Bene o male.

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