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"Non solo Pd". Il M5S tenta l'inciucio in Lombardia, ma nel Lazio è rottura

I 5 Stelle aprono all'intesa con il Pd in Lombardia: "Non ci sono preclusioni". Ma i dem danno l'ok a D'Amato nel Lazio e allontanano l'accordo con i grillini

"Non solo Pd". Il M5S tenta l'inciucio in Lombardia, ma nel Lazio è rottura

Il Movimento 5 Stelle cerca l'inciucio con il Partito democratico in Lombardia, mentre nel Lazio si fa sempre più remota la possibilità di trovare un'intesa per correre insieme. Gli ex alleati stanno provando a ricucire dopo la rottura dei mesi scorsi, ma si approcciano alle prossime elezioni regionali in maniera sfaldata e confusionaria. Non è dunque da escludere che possano presentarsi in una Regione sotto lo stesso cappello e invece come avversari nell'altra Regione.

Il M5S tenta l'inciucio in Lombardia

In giornata si è tenuto un incontro a Roma tra Giuseppe Conte e i referenti lombardi. Fonti del M5S fanno sapere che sulle elezioni regionali in Lombardia le priorità saranno "temi e contenuti ben chiari rispetto alle urgenze dei cittadini lombardi". Questa viene considerata la base di partenza per valutare un confronto con altre forze politiche e della società civile "disponibili a mantenere alta quest'asticella". Parole che non chiudono affatto la porta all'ipotesi di un'alleanza condivisa.

A usare toni distensivi verso il Partito democratico è stato anche Dario Violi, coordinatore regionale lombardo del Movimento, che sul tema delle allenze non è stato sferzante: "Come ha detto da tempo Conte, non ci sono preclusioni, dipende da quali sono le risposte da parte delle altre forze politiche, e non c'è solo il Pd".

In sostanza i 5 Stelle tendono la mano a tutti coloro che vogliono costruire un'alternativa ad Attilio Fontana del centrodestra e a Letizia Moratti del Terzo Polo. Sul nome dell'ex vicepresidente della Regione Lombardia ci sono molte titubanze da parte del Pd che, non a caso, a sua volta strizza l'occhio ai grillini. Il dem Francesco Boccia ha ribadito di credere "fortemente" nell'alleanza con il M5S "perché isolandosi non aiuta nessuno e rischia solo di far vincere la destra".

Verso la rottura nel Lazio

La situazione è del tutto differente nel Lazio, dove invece la sensazione è che si proceda spediti verso lo strappo. La direzione del Partito democratico del Lazio si è riunita questo pomeriggio per affrontare il tema delle prossime elezioni regionali e ha dato il via libera alla proposta di Alessio D'Amato come candidato presidente della Regione. L'auspicio dell'assessore è che possa essere favorita "una coalizione la più ampia possibile".

La presenza del Terzo Polo in coalizione è considerata ingombrante dal Movimento 5 Stelle, che per questo motivo resta molto freddo in merito all'ipotesi D'Amato. A questo si aggiungono anche i sospetti su Verdi e Sinistra italiana: i timori sono incentrati soprattutto sul partito di Nicola Fratoianni, che potrebbe essere intenzionato a sfilarsi dall'alleanza con il Pd nel Lazio.

"Non vorremmo che dietro all'attendismo di Sinistra italiana ci sia la volontà di creare un asse alternativo per mettere in difficoltà il Partito democratico", è il dubbio che circola nelle ultime ore.

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