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Il Pd di Verbania si spacca sul sindaco

Tre assessori dem assenti al voto sulla revoca dell’incarico alla segretaria generale

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Il centrodestra cerca la quadra a Verbania, dove la coalizione ha indicato il suo candidato alla carica di sindaco: Giandomenico Albertella (nella foto), che è sostenuto da Fdi, Lega e Verbania Futura. Resta sullo sfondo la candidatura di Mirella Cristina, ex parlamentare di Fi, che non ha ancora raggiunto un accordo di sintesi con gli alleati. Cristina vorrebbe scendere in campo con il sostegno degli azzurri e con alcune civiche. Ma le possibilità di vittoria sarebbero davvero risicate in caso di divisione del fronte. Oggi c’è il tavolo dei coordinatori regionali: sono attese novità. La sensazione è che né a Roma né a Torino abbiano alcuna intenzione di perdere un’occasione di vittoria per logiche personalistiche.
Anche perché l’attuale amministrazione dem vive una crisi di credibilità politica niente male. Il sindaco Marchionini, dopo il servizio delle Iene sul presunto concorso truccato in Comune, ha portato in Giunta la revoca dell’incarico per la segretaria generale Antonella Mollia, la dirigente che ha denunciato la Marchionini per mobbing. Ebbene, la revoca è stata votata per «gravi violazioni dei doveri d’ufficio».
Ma tre assessori in quota Pd sono risultati assenti alla votazione. È il segno di un’ennesima spaccatura in vista delle primarie dem del 17 marzo, dove due esponenti (Brezza e Fornara) si contenderanno la rappresentanza del centrosinistra alle Comunali. E non si può escludere che, alla fine, a sinistra si spacchino, considerati i giudizi diversissimi sull’operato decennale di Marchionini come sindaco. In Piemonte si guarda con interesse a Verbania pure in vista delle Regionali che si svolgeranno in contemporanea con le Europee di giugno. Il presidente azzurro Alberto Cirio verrà ricandidato. Il centrodestra, dopo la vittoria in Abruzzo, vuole confermarsi senza battute d’arresto. Il quadro di Verbania può essere condito da un dato: Albertella, nel 2019, ha perso il ballottaggio contro Marchionini per un punto. Cristina, arrivata al ballottaggio cinque anni prima, perse con il 22% contro il 77% della Marchionini. «Per vincere - dice al Giornale Davide Titoli, coordinatore provinciale di Fdi - serve l’unità del centrodestra. Mi auguro per il bene della coalizione che Mirella Cristina faccia un pas- so indietro. Insieme pos- siamo vincere». Unità suggerita, ancora una volta, dalle difficoltà in casa Pd: l’attuale sindaco potrebbe essere candidata alle Regionali come consigliere.
Ma il Pd piemontese ha in mente altri nomi per quel territorio. L’amministrazione è politicamente sconfessata dalla dirigenza regionale.

Al centrodestra serve soprattutto un passo verso l’intesa di coalizione.

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