La Buvette

La ricetta dei fannulloni? O il reddito o la galera

La ricetta perfetta per i fannulloni sembra essere solo il reddito di cittadinanza. L'alternativa dei manifestanti anti-lavoro? Solo furti e rapine

La ricetta dei fannulloni? O il reddito o la galera

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Puntata da sfregarsi le mani. Preparatevi. Questa settimana abbiamo sentito parlare tanto del reddito di cittadinanza e di una “bomba sociale pronta ad esplodere” dopo che il governo (facendo fede alla promesse fatte) ha tagliato il reddito di cittadinanza ai fannulloni. E così abbiamo deciso di andare a Napoli per sentire le istanze dei percettori e abbiamo scoperto che tutti, ma proprio tutti, hanno una soluzione. Il lavoro? Macché! Tenetevi forte: andare a rubare, per loro è l’unica soluzione. Ascoltate un po’…

Sudore della fronte e sacrifici per portare un pezzo di pane sulla tavola sembrano essere sconosciuti. C’è perfino chi rifiuta il lavoro perché si sa, se è per 800 euro al mese è meglio il reddito. Ai percettori (ormai molti ex fortunatamente) piace essere mantenuti dallo Stato. E se il mantenimento non arriva dal reddito c’è sempre la galera dove, per usare le loro parole, “si mangia, si beve e si dorme gratis.” Proprio così. Avete capito bene. Alla faccia dei contribuenti. L’importante è che sia sempre il governo a pagare. Eppure, il governo non lascia indietro nessuno. Il reddito di cittadinanza, infatti, è stato sospeso solo agli occupabili, a chi può lavorare. Persone tra i 18 e i 59 anni di età, con un Isee familiare inferiore a 6.000 euro. A tutti gli altri, invece, il sussidio resterà. Non solo, agli occupabili è comunque garantito un assegno da 350 euro al mese per la formazione, ma loro non ne vogliono proprio che sapere: “Ma quella è un elemosina” - dicono - “noi vogliamo il reddito!”

E la sinistra cosa fa? Continua a soffiare sul fuoco (di paglia) nella speranza di alimentare la rivolta. Ma la vera protesta rischia di sollevarsi proprio contro di loro, sì contro i masanielli. Perché in un momento storico come questo vedere Piero Fassino, “padre nobile” del Partito Democratico, sventolare in Aula la busta paga da 4700 euro mensili e sentirsi dire “che non è abbastanza” scalda la piazza. Altro che l’sms spedito dall’INPS. Certo, ci vuole coraggio a prendere le parti dei “poveri” e poi sbattergli in faccia uno stipendio d’oro.

Sì, perché è proprio d’oro al contrario di quello che sostiene Fassino.

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