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"Con la riforma il Fisco diventa amico: niente condoni ma accordi preventivi"

L’esponente leghista: "Dichiarazioni più semplici abolendo l’Irap"

"Con la riforma il Fisco diventa amico: niente condoni ma accordi preventivi"

Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera, responsabile unità Fisco del dipartimento economia della Lega e correlatore della delega fiscale, che ora arriva in Parlamento: quali saranno i temi principali? E i tempi per l'ok?

«Per la prima volta da cinquant'anni ci si muove nell'ottica di un sistema semplice e gradualmente a più bassa tassazione, che riequilibri il rapporto fra cittadino e fisco, rendendo quest'ultimo non più nemico di famiglie e imprese. Sulla base dei dati forniti dall'Agenzia delle Entrate, nel 2022 sono stati 1498 gli adempimenti fiscali, oltre 205 nel solo mese di agosto! Una complicazione abnorme di cui si cibano l'evasione e il sommerso. La delega è frutto del lavoro di squadra del centrodestra, investito di un netto mandato politico dai cittadini e dove la Lega ha dato un contributo fondamentale, con moltissimi progetti di legge entrati nel testo. Per quanto riguarda i tempi parlamentari, il Paese ha bisogno di velocità: la complicazione è una vera e propria tassa occulta che paghiamo tutti, prima si semplifica meglio è per tutti. Approvata la delega, saranno i decreti attuativi, da realizzarsi in un massimo di 24 mesi, che ne tradurranno in pratica i principi e le disposizioni».

Taglio del cuneo e di tasse ai redditi bassi, soldi a chi fa figli. E le coperture?

«Lo snodo cruciale è quello di rendere il fisco conveniente rispetto all'evasione, innestando il concetto che sistemi semplici a bassa tassazione, insieme ai controlli, rendano preferibile essere in regola rispetto al rischio del sommerso. Alleggerire il peso di centinaia di leggi spesso di difficile interpretazione, in un sistema irrigidito da cinquant'anni, libererà risorse da destinare alla crescita e alla creazione di nuova occupazione, a supporto delle categorie più svantaggiate e della natalità. Le risorse potranno arrivare dall'emersione, dalla spinta alla crescita impressa da un fisco meno oppressivo e complicato, anche dalla spending review mai veramente realizzata e che con un governo di legislatura si può affrontare».

Come ha detto che cambierà il rapporto fra cittadino e fisco? E su accertamento e cartelle: c'è il rischio che l'Intelligenza artificiale dia vita a una nuova stagione di notifiche automatizzate?

«Lo Statuto del contribuente in delega, da legge tra le più calpestate in Italia , torna ad assurgere quale riferimento del futuro fisco. Viene introdotto il graduale perseguimento dell'equità orizzontale, con no-tax area uguale per tutti, iniziando da dipendenti e pensionati, la riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre, la flat tax sugli incrementi di reddito estesa ai dipendenti, compliance preventiva per due anni, nessun condono ma accordi preventivi per dare serenità al cittadino, il quale dovrebbe occuparsi di più della propria attività e meno di una burocrazia esosa e pachidermica. Io spero possa entrare la rateizzazione da gennaio a giugno dell'anno successivo dell'acconto delle imposte Irpef/Ires di novembre, che permetterà di pagare per la prima volta in cinquant'anni le tasse a consuntivo e non in anticipo. Verranno abolite molte microtasse. Finora abbiamo avuto calcoli per Ires e Irap diversi: semplificando e abolendo l'Irap come prevede la delega si abolirà quasi metà della dichiarazione dei redditi! Si introduce una rimodulazione delle sanzioni perché spesso si trattano allo stesso modo fattispecie diverse: l'errore formale senza evasione d'imposta, la difficoltà temporanea nel pagare imposte regolarmente dichiarate e la vera evasione da colpire. Il riequilibrio nel rapporto cittadino-fisco e l'attenzione allo Statuto del contribuente dovrebbero mettere al riparo anche da controlli automatizzati.

Quello che conta è la volontà politica: e la volontà politica della Lega e di questa maggioranza è quella di semplificare, riavvicinando il fisco al cittadino».

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