"Sinistra in malafede: nessuno toccherà l'indipendenza della magistratura"

Intervista a Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia: "Polverone su Nordio, nessuna proposta in campo. Una riflessione sugli abusi degli ascolti è necessaria e doverosa"

"Sinistra in malafede: nessuno toccherà l'indipendenza della magistratura"

Senatore Francesco Paolo Sisto, da viceministro cosa pensa della strana polemica sulle intercettazioni?
«Il ministro Nordio nelle sue dichiarazioni programmatiche è stato chiaro: bisogna rimettere in equilibrio i beni protetti dalle norme costituzionali. Presunzione di innocenza, processo giusto e di ragionevole durata, diritto alla riservatezza, diritto di cronaca e di difesa sono pilastri che non possono essere sacrificati l`uno per l`altro. Se un cittadino incolpevole viene travolto dalla pubblicazione di intercettazioni irrilevanti non è fenomeno che possa essere tollerato. Tenuto conto degli alti costi dell`attività di intercettazione, una riflessione sugli abusi e sulla divulgazione dei contenuti è assolutamente necessaria. E sia chiaro: senza nemmeno ipotizzare un indebolimento delle attività di indagine, meno che mai per i reati di maggiore gravità».

Si sta preparando il terreno per la conservazione dello status quo?
«Il polverone sollevato dall`opposizione, politica e mediatica, è singolare se non paradossale. Al momento non è stato attivato alcun tavolo o formulata alcuna proposta operativa. Questo dà l`idea di quanto sia difficile, in un contesto abituato alla conservazione dell`esistente, ripristinare con coraggio un`idea di processo penale calibrata sul cittadino e sui suoi diritti. Ci sarà da raccogliere le forze, nobili, degli innamorati della Costituzione».

Per il procuratore Gratteri la riforma degli ascolti "sarà un grande errore storico".
«Lo scetticismo esasperato di taluni alimenta il sospetto del pregiudizio a prescindere. Intervenire sulla sproporzionata invasività di talune indagini, accelerare i tempi del processo per legittimare l`erogazione dei fondi Pnrr oltre che necessario è doveroso, e il governo si muove su questo asse. Quanto allo spettro dei Pm sottoposti all`esecutivo di seguito alla separazione delle carriere, è una vera e propria "fake" ispirata da Asimov. Nessuno intende e intenderà mai attentare, nemmeno per sbaglio, all`autonomia e all`indipendenza della magistratura».

L`equazione più garantismo uguale meno lotta alla mafia è una acrobazia della faziosità o un timore giustificato?
«Più garantismo, alias ortodossia costituzionale, significa migliore credibilità nella lotta senza quartiere alle mafie e al terrorismo. Chi sostiene il contrario applica erroneamente la mera facoltà d`uso alla Carta Costituzionale ovvero è in evidente malafede».

Quali sono le priorità ora al ministero della Giustizia?
«Il governo è compatto. Le idee di Carlo Nordio erano note e coerentemente da ministro le ha ribadite.

Nel cantiere del ministero sono in costruzione la riforma dell`abuso d`ufficio e le modifiche al traffico di influenze, temi contenuti nel programma del centrodestra e sollecitati da sindaci e amministratori di tutte le provenienze, oltre che battaglie storiche di Berlusconi e di Forza Italia. Tanto, per ribadire che ragionando con onestà culturale la riforma della giustizia secondo Costituzione è assolutamente di tutti e per tutti».

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