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Stupro alla Festa dell'unità, il silenzio delle femministe dem

Sulla brutale violenza non una sola parola è arrivata dal Pd. Nemmeno dalle femministe per definizione come la Boldrini o alle ultime arrivate come la Schelin

Stupro alla Festa dell'unità, il silenzio delle femministe dem

Uno stupro di gruppo durante la Festa dell’Unità. È accaduto a Bologna la scorsa estate. Mentre i progressisti dibattevano sul palco a proposito di come combattere le destre, e i militanti giravano le salsicce, una ragazzina di 15anniveniva violentata e filmata durante l'abuso. Sulla brutale violenza non una sola parola è arrivata dal Partito democratico. Persino le donne, dalle femministe per definizione come Laura Boldrini alle ultime arrivate come il segretario Elly Schelin, sempre pronte a correggere gli interlocutori se non usano lo scwha o non dicono “la capagruppa”, di fronte a questo barbaro episodio non hanno detto una sola parola.

Se ne sono accorti in molto. "Sconvolge ed indigna profondamente lo stupro di una 15enne a Bologna da parte di un coetaneo di origini africane, mentre gli amici filmavano", ha detto Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera definendo "ancora più sconcertante il silenzio degli esponenti della sinistra felsinea". "Non vogliamo pensare che questo atteggiamento - scrive in una nota Foti- sia dettato dalla volontà di 'insabbiare' questa terribile ed inaccettabile violenza. In attesa che la magistratura chiarisca le dinamiche dell'accaduto, la politica si faccia sentire e non cerchi di minimizzare una violenza abominevole sotto ogni profilo".

A stigmatizzare il silenzio delle femministe dem è stato anche il deputato di Fratelli d'Italia Galeazzo Bignami definendo gravissimo quanto accaduto a questa ragazza "a cui vanno la nostra totale solidarietà e vicinanza". L'auspicio, per Bignami, è che i responsabili vengano individuati e puniti perché simili agghiaccianti violenze non sono tollerabili. Anche Bignami ha notato "l'assordante silenzio del Partito Democratico e della segreteria Schlein che in queste ore non hanno ritenuto di dedicare una parola a questa storia". Tanto da sorprendere "non 8è stata spesa, ndr) una parola di sostegno, non una parola di condanna". "Nulla - ha poi incalzato - nemmeno una richiesta di fare luce su un caso visto che la violenza sarebbe avvenuta nel corso di un evento simbolo del Pd, la festa dell'Unità a Bologna. La segretaria, che per anni ha anche amministrato il territorio dalla Regione Emilia-Romagna, rompa il muro di silenzio e dica una parola".

A Palazzo Madama sono intervenute numerose donne di destra. "Sono passati nel più totale silenzio ben 200 giorni da quando alla Festa dell'Unità una povera ragazza di soli 15 anni è stata stuprata", ha evidenziato la senatrice di Fratelli d'Italia, Domenica Spinelli, stigmatizzando il silenzio delle tante donne dem e della stessa Elly Schlein. E di "assordante silenzio da parte di una sinistra che crea imbarazzo" ha parlato anche la vicecapogruppo di Fratelli d'Italia, Antonella Zedda, chiedendo alla segretaria del Partito democratico di condannare con fermezza quanto è successo senza se e senza ma.

Per Elisabetta Gardini, poi, "Lascia attoniti la notizia di una 15enne stuprata durante la festa dell'Unità di Bologna, mentre si intonavano le note di 'bella ciao'. Un branco di coetanei della giovane l'ha derisa, vessata e alla fine filmata mentre si consumava la violenza. Ci stringiamo attorno alla ragazza e alla sua famiglia, nel rispetto del loro dolore, ma pretendiamo che si faccia quanto è necessario per far luce e punire i responsabili. Per questo chiediamo che si faccia sentire anche la voce del Partito democratico e del suo segretario Schlein che, in quanto donna, dovrebbe avere maggiore sensibilità sul tema. Gli orrori di tali violenze - ha, infine, concluso la Gardini- vanno senza se e senza ma denunciati, da tutti, anche se si verificano in luoghi 'sacri' come la Festa dell'Unità".

Di fronte alla barbara violenza è intervuta anche la Lega attraverso le parole della responsabile del dipartimento Pari

opportunità del partito Laura Ravetto: "È evidente che sia sempre più necessario insistere per una precoce educazione dei nostri giovani al rispetto della donna fin dalla più giovane età".

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