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Viola attacca Meloni: "Ha accettato un gioco politico maschile"

L'immunologa Antonella Viola torna a criticare Giorgia Meloni, colpevole, secondo lei, di essersi piegata ad un gioco maschile e di non riconoscere quello che rappresenta come donna Presidente del Consiglio

Viola attacca la Meloni: "Ha accettato un gioco politico maschile"

Aveva già fatto capire il proprio pensiero subito dopo il giuramento dell'attuale governo, facendo dell'ironia sulla scelta di Giorgia Meloni di farsi chiamare "il presidente del Consiglio". L'immunologa Antonella Viola è tornata nuovamente all'attacco prendendo di mira la leader di Fratelli d'Italia, accusandola di essersi in un certo senso piegata al mondo maschile.

Insomma, invece di esprimere soddisfazione per il ruolo di prestigio finalmente ricoperto da una donna, le sostenitrici del femminismo lanciano strali nei confronti di una di loro, riuscita ad arrivare così in alto.

Ospite a In Onda, programma su La7, la dottoressa Viola non è tenera con Giorgia Meloni. Alla domanda del conduttore Luca Telese, che chiede se si avverta nel Paese una battaglia di genere che avanza, l'immunologa risponde: "Sento l'importanza della battaglia di genere, sento che è un tema estremamente sentito dalle ragazze più giovani, non sono convintissima che l'arrivo di Giorgia Meloni alla presidenza del Consiglio sia effettivamente un passo importante in questa direzione".

Antonella Viola passa poi a spiegare le sue ragioni: "Da un certo punto di vista lo è, senza dubbio, perché effettivamente è la prima donna ad esserci arrivata. Però lei non porta avanti questo tema, ricordiamo tutti la battaglia sul nome. Lei si vuole presentare come un leader quasi neutrale, non volendo riconoscere quello che rappresenta... ricordiamo questa posizione assurda". E, ancora: "Non sono convinta che sia un passo decisivo verso la parità di genere nella politica. Credo che, tutto sommato, la nostra premier sia una donna che ha accettato il gioco politico maschile. E questo è il motivo per cui è arrivata dov'è adesso. Sarebbe bello, invece, che quel posto fosse occupato da una donna che rompe gli schemi e che porta avanti un gioco politico diverso, uno femminile".

Un commento duro, quello di Antonella Viola, che lo scorso ottobre si era presa gioco della scelta di Giorgia Meloni di essere chiamata "presidente", quasi che fossero i termini a coprire un ruolo importante in una situazione così delicata per il Paese. "Non vedo perché noi dobbiamo dire 'il premier' e non possiamo dire 'la premier'", aveva protestato nello studio di Otto e Mezzo.

"Vorrà dire che mi permetterò di chiamare Matteo Salvini 'la signora vicepresidente del Consiglio'", aveva concluso.

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