Torino - John Elkann, vicepresidente di Fiat e
presidente di Exor, interviene con indignazione sulla vicenda
innescata dalla causa intentata dalla madre per verificare la
reale entità dell’eredità lasciata dall’Avvocato Gianni Agnelli,
che ha comportato l’apertura di un’indagine da parte della
Agenzia delle entrate e una forte campagna mediatica sugli affari
della famiglia.
Indignato per le offese al nonno Sono indignato, e mi rendo conto di non essere
l’unico, per come sono state strumentalizzate e manipolate le
cose", ha dichiarato oggi Elkann alla stampa a margine
dell’inaugurazione a Torino della Scuola di Alta Formazione al
Management.
Elkann si è detto indignato anche "dalla violenza delle parole e
dalle falsità dette su mio nonno, Giovanni Agnelli".
A chi gli chiedeva un commento sull’iniziativa avviata dalla
Agenzia delle entrate, che intorno a metà agosto ha aperto
un’indagine sull’eredità dell’Avvocato, Elkann ha risposto: "Tutte queste vicende vanno affrontate nelle sedi adeguate e
sicuramente non sui media".
All’inaugurazione della Scuola di Alta Formazione al Management
erano presenti anche i legali Gianluigi Gabetti (presidente
d’onore di Exor), e Franzo Grande Stevens, che insieme a Sigfried
Maron e a Marella Caracciolo sono i soggetti a cui è stata
indirizzata l’azione legale avviata nel 2007 da Margherita De
Phalen.
Gabetti: "Nessun impatto su Exor" L’indagine avviata dal Fisco sulla reale entità dell’eredità lasciata da Giovanni Agnelli e l’eventuale occultamento di somme all’estero non avrà ripercussioni su Exor, la holding della famiglia Agnelli che ha il controllo di Fiat. Il presidente onorario di Exor, Gianluigi Gabetti, ha escluso "in maniera assoluta" eventuali impatti su Exor in relazione all’indagine avviata dall’Agenzia delle Entrate.
Commentando gli sviluppi della causa intentata da Margherita Agnelli per verificare la reale entità del patrimonio paterno, nell’ambito della quale lo stesso Gabetti è chiamato in causa insieme a Franzo Grande Stevens, Sigfried Maron e Marella Caracciolo, il presidente onorario di Exor ha dichiarato: "Continuano a ripetere come un disco rotto tante cose già smentite e precisate. Hanno scelto di portarci in Tribunale e lì ci difenderemo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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