Cultura e Spettacoli

Miguel Serrano, il nazista mistico che "portò" la svastica nel Polo Sud

È morto lo scrittore e diplomatico cileno che propugnò la dottrina dell'«hitlerismo esoterico». Aveva 91 anni. Era convinto che il Führer fosse l'ultima incarnazione del dio Vishnu, rifugiatosi tra i ghiacci dell'Antartide

Il nazismo magico, ossia i misteriosi e inquietanti legami fra la dottrina politica del nazionalsocialismo e il mondo dell'occultismo al quale si abbeverarono molti gerarchi del Terzo Reich, a partire dallo stesso Adolf Hitler, ha partorito diverse aberrazioni "filosofiche". Fra queste, una delle più discusse (e discutibili), è il cosiddetto «hitlerismo esoterico» di cui "gran maestro" fu lo scrittore, pensatore e diplomatico cileno Miguel Serrano, morto venerdì scorso (ma la notizia è stata resa nota oggi dalla famiglia), a Santiago del Cile per un ictus. Aveva 91 anni.

Pincipale intellettuale latinoamericano sostenitore della Svastica prima e dopo la guerra, Serrano è stato un fanatico nazista, convinto che Adolf Hitler fosse l'ultimo avatar o incarnazione del dio Vishnu, che lasciò il suo corpo fisico per trasfigurarsi in un corpo immateriale, rifugiandosi tra i ghiacci del Polo Sud. La filosofia di Serrano è influenzata da un certo neo-gnosticismo antimodernista, ma anche dal tantrismo e dal Wotanismo (nel senso di Odinismo). In questo contesto, gli Ariani sono Iperborei, discendenti degli uomini-dio, i Divyas. Serrano postula una cospirazione globale che li vedi opposti alle forze oscure del Kali-Yuga, comandate dal dio degli ebrei: il Demiurgo, ovvero Satana, creatore della materia.

Autore censurato per decenni in Europa, di Serrano sono reperibili in italiano rarissimi titoli, fra i quali «Il cordone dorato. Hitlerismo esoterico», apparso in prima edizione cilena nel 1974 e da noi per l'editore Settimo Sigillo nel 2007). Tra i suoi libri figurano «L'Antartide e altri miti» (1948), «La visita della Regina di Saba» (1960), con prefazione di Carl Gustav Jung, «Il circolo ermetico, da Hesse a Jung» (1965) e «Adolf Hitler, l'ultimo avatar» (1984).

Nato a Santiago del Cile il 10 settembre 1917, Miguel Joaquin del Carmen Serrano Fernandez (questo il suo nome completo) fu educato all'Internado Nacional Barros Arana dal 1929 al 1934, abbracciando inizialmente il marxismo e scrivendo per giornali di sinistra. Presto disilluso dal Comunismo, si iscrisse al Movimiento Nacional Socialista de Chile (M.N.S.), il partito nazista cileno capeggiato da Jorge González von Mareés. Collaborò con il giornale «Trabajo» e fondò la rivista letteraria «La Nueva Edad», dalle cui colonne fiancheggiò la politica dell'Asse e passò in seguito a una decisa propaganda antisemita.

Serrano sostenne, riprendendo l'antica concezione gnostica e catara, che Yahweh incarna il princpio del Male, è il demiurgo che ha creato il mondo e che regna sui pianeti caduti, sul mondo delle tenebre, e che esiste un complotto sionista il cui obiettivo ultimo è quello di instaurare il dominio mondiale del giudaismo. Fra il 1941 e il 1942 avvenne la svolta più importante nell'itinerario di Serrano: l'ingresso in un circolo esoterico che proclamava la convinzione che Hitler fosse un avatar, una incarnazione del dio Vishnu la cui missione era combattere una lotta eroica contro le nere forze dissolvitrici del Kali-Yuga, e che fosse possibile mettersi telepaticamenrte in contatto con centri iniziatici dell'Himalaia e con lo stesso Hitler. A guerra finita Serrano sostenne che Hitler aveva rinunciato al suo corpo fisico ma si era alchemicamente costruito un corpo di luce con il quale si era trasferito nell'Antartide, dove aspetta il momento di ritornare per riprendere la lotta contro le forze delle tenebre.

Nel 1947-48 Serrano prese parte, come giornalista, alle spedizioni antartiche della marina da guerra cilena e ne riportò la convinzione che i nazisti, negli anni precedenti, vi avessero costruito delle basi segrete. Più tardi viaggiò in Europa e strinse amicizia con lo psicanalista Carl Gustav Jung e lo scrittore Hermann Hesse, inoltre fece conoscenza con il poeta Ezra Pound e il filosofo Julius Evola, oltre che con Otto Skorzeny, l'ex paracadutista tedesco che aveva liberato Mussolini dalla prigionia sul Gran Sasso. Nel 1953 Serrano entrò nel corpo diplomatico cileno e svolse funzioni di ambasciatore in India (fino al 1962), Jugoslavia, Romania, Bulgaria, Austria.

Rimosso da ogni incarico dal presidente Salvador Allende nel 1970, si ritirò in esilio in Svizzera, a Montagnola nel Canton Ticino, abitando nella stessa casa che era stata di Hermann Hesse.

Nel 1973, dopo il colpo di stato del generale Augusto Pinochet, Serrano rientrò in Cile, dove si segnalò soprattutto per la partecipazione a convegni e commemorazioni di gerarchi nazisti, come Rudolf Hess, continuando la sua opera di divulgatore dell«hitlerismo esoterico» su riviste e libri.

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