Cronaca locale

È allarme infiltrazioni. E l'ex pm di Mani pulite tiene d'occhio San Siro

Sala rafforza i comitati Antimafia e Legalità: "Supporto su Pnrr e pure sullo smart working"

È allarme infiltrazioni. E l'ex pm di Mani pulite tiene d'occhio San Siro

Il quadro della mafia a Milano «è preoccupante» secondo Nando Dalla Chiesa, gli interessi criminali «cercheranno di materializzarsi, cercando di essere invisibili. La città deve essere molto attenta e deve avere una mappa delle presenze sulla Lombardia molto precisa. Un conto è un'opera sola, come fu per Expo, ma ce ne sono tante in arrivo grazie al Pnrr si collegano anche alle Olimpiadi 2026». Dalla Chiesa da ieri è il presidente del Comitato Legalità del Comune, il sindaco Beppe Sala ha nominato lui e gli altri 4 membri (David Gentili, ex consigliere Pd e presidente della Commissione comunale Antimafia, l'avvocato Eleonora Montani, il docente Ciro Dovizio e l'avvocato Laura Ninni).

ùAll'ex pm di Mani Pulite Gherardo Colombo ha riaffidato invece la guida del Comitato per la Legalità, Trasparenza e Efficienza amministrativa, lo affiancheranno l'avvocato Mauro Renna, Laura De Carlo (docente e consulente legale) e Ilaria Ramoni, avvocato cassazionista. Lavoreranno tutti gratis, precisa Sala, Forniranno consulenza al sindaco e monitoreranno - dal appalti agli impianti sportivi - che il Comune non esca dai binari. «É un momento storico particolare, ci sarà una nuova centralità del pubblico e Milano dovrà gestire il percorso delle Olimpiadi invernali 2026, il restyling degli scali ferroviari, i fondi del Pnrr. Le persone che abbiamo scelto sono competenti e indipendenti, Colombo non ci ha mai fatto sconti nei 5 anni passati, ma abbiamo anche ritenuto necessario rafforzare i comitati», con il supporto delle strutture interne e la possibilità di ricorrere a consulenti esterni quando lo riterranno necessario.

E ai temi caldi che dovranno passare sotto la lente dei comitati Colombo aggiunge quello dello stadio di San Siro: «É una questione di grande rilievo per la città e ci lavoreremo. Credo che ci siano degli aspetti che riguardano da una parte le volumetrie, ossia il rispetto del Piano di governo del territorio, e aspetti che riguardano un po' la fedeltà de progetto a una Milano che ha anche le sue tradizioni». Non si schiera a favore della conservazione del Meazza ma getta un sasso. Su San Siro «credo che l'attenzione sarà fondamentalmente sul flusso finanziario attraverso cui verranno fatte le opere. Ed è necessario verificare in maniera compiuta le condizioni per avviare un dibattito pubblico, anche da questo punto di vista il loro supporto può essere importante».

E ribadisce che i comitati si occuperanno di varie questioni, dagli appalti alle questioni del lavoro su cui «in tutti noi c'è anche una grande preoccupazione. Tutti ad esempio parliamo ormai di smart working ma è un'attività ancora poco regolamentata e tutelata, poi c'è il teme legato alla sicurezza sui cantieri. Vogliamo che Milano sia un modello. Abbiamo due squadre rinnovate e con maggior supporto dall'interno».

Dalla Chiesa insegna Sociologia della criminalità organizzata all'Università Statale, presso cui dirige l'Osservatorio sulla criminalità organizzata, e si avvarrà anche del supporto di studenti e ricercatori.

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