Cronaca locale

Milanesi sfiniti di multe: 635mila euro al giorno

Il Comune di Milano "scatenato": nella previsione multe ai livelli pre Covid, 635mila euro al giorno. In ripresa tassa di soggiorno e ticket Atm

Milanesi sfiniti di multe: 635mila euro al giorno

Sarà che è stato appena chiuso il «cerchio» di Area B -, sono state installate e accese tutte le 187 telecamere della ztl antismog -, da ottobre scatta un'altra stretta in Area C e gli autovelox non hanno mai smesso di «flashare» senza perdono, nel Bilancio di previsione 2022 che ha iniziato ieri l'iter nelle commissioni (saranno 12 in una settimana) rivela che la voce degli incassi dalle multe tornerà praticamente in linea con il pre Covid. A inizio 2021 erano stati previsti 190,5 milioni ma a consuntivo ne sono arrivati 139,9. Quest'anno invece il Comune è molto ottimista, ha messo in conto di incassare entro fine anno 232 milioni - 635mila euro al giorno -, solo 14 in meno del 2019 quando la cifra a fine anno era arrivata a quota 245,9 milioni. Insieme alle altre sanzioni (sui rifiuti ad esempio) i proventi da «controllo delle irregolarità e degli illeciti» saranno in totale 243,4 milioni. Segnali positivi sul turismo: la tassa di soggiorno viene stimata in crescita di circa 12 milioni rispetto all'incassato del 2021 - ne sono entrati 23,6 e quest'anno la cifra a bilancio è di 35 milioni - anche se siamo ancora a metà strada rispetto al 2019 quando prima del virus si incassarono 59,1 milioni. E l'assessore al Bilancio Emmanuel Conte, costantemente in contatto con Atm, traduce nel documento un lieve ottimismo sulla crescita dei passeggeri. L'anno scorso sono stati previsti 350 milioni ma l'incasso si è fermato a 234,8 quindi quest'anno si parte con 320 milioni sperando di alzare l'asticella, anche se sono un miraggio i 437 milioni da tariffe Atm del 2019.

Conte sottolinea invece che nonostante la crisi l'Irpef sale a 195 milioni, 10 in più dell'anno scorso, «cresce in termini assoluti la popolazione pagante», le fasce alte guadagnano bene o meglio. Aeroporti e trasporti pubblici sono ancora in sofferenza quindi il Comune non preleverà dividendi a Sea e Atm e neanche a Milano Ristorazione ma solo ad A2a (dai 60 del 2021 a 70,8) e Farmacie Milanesi (1,7 milioni), quindi 72,5 in totale contro i 140 milioni del 2019 (circa la metà). Cresce la spesa, dai 3.377,6 milioni del 2021 a 3.572,1, i tagli colpiscono in particolare ordine pubblico e sicurezza (dal 5,24% al 4,98 della spesa corrente) e Welfare (da 11,34 a 10,65%), cresce quella sui trasporti che fa la parte del leone (soprattutto) nel Bilancio in conto capitale - le opere -, grazie ai fondi Pnrr: 2.715,8 milioni, oltre la metà dei 5.203,6 totali. L'anno scorso ci sono stati circa 90 milioni i risparmio rispetto alle previsioni, «ora - spiega l'assessore - cerchiamo di essere più bravi a prevedere quanto possiamo spendere e verifichiamo in corso d'anno se può salire la spesa».

É un bilancio «che non ha grossi margini di aggiustamento - il messaggio ai consiglieri -. Sicuramente ci sono cose da correggere ma invito a entrare nell'ottica che ogni movimento di spesa in più deve essere accompagnato da un movimento in meno». E l'altro invito è a «concentrare la discussione nelle Commissioni prima dell'approdo in aula il 30 maggio», per discutere pochi emendamenti di contenuto. I conti a meno di deroghe vanno approvati entro il 31, previste un paio di sedute forse tre con voto l'1 giugno. Il sindaco Beppe Sala confida che «nei prossimi mesi possano arrivare altri contributi dal governo, ad esempio sul capitolo energetico». Il capogruppo FdI Andrea Mascaretti riconosce da parte di Conte «un atteggiamento rispettoso dell'aula, i presupposti per non avere uno scontro duro ci sono. Poi se la maggioranza farà muro su tutte proposte si inasprirà il clima» e aumenteranno gli emendamenti. Ma ribadisce che «il Bilancio andava portato in aula a dicembre.

Chiederemo più incentivi auto e fondi per anziani e sicurezza».

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