Cronaca locale

“Distruggono i resti archeologici per quattro alberelli”. È polemica su Beppe Sala

Restyling green per piazza Castello a Milano: la giunta di Sala vuole piantare decine di alberi ma lì sotto ci sono le antiche vestigia della fortezza

“Distruggono i resti archeologici per quattro alberelli”. È polemica su Beppe Sala

Il sindaco e l'amministrazione comunale di Milano hanno deciso che l'iconica piazza Castello avesse bisogno di un restyling e, per farlo, si è pensato di piantumare oltre duecento alberi in quello spazio, ora spoglio ma che custodisce gran parte del patrimonio archeologico della città, sia sopra che nel sottosuolo. L'operazione di piantumazione, come è stato spiegato da alcuni esperti, porterà alla inevitabile rovina di alcune delle vestigia medioevali e rinascimentali del castello sforzesco, in particolare di un'ampia zona bastionata che serviva come baluardo difensivo per la struttura principale. A quest'operazione non si oppongono solo le associazioni locali ma anche la Lega, che nella persona di Samuele Piscina ha chiesto l'intervento della Soprintendenza per fermare il tutto.

"Stanno scavando decine e decine di fosse per poter piazzare le piante. Ma dove le piazzano? Innanzitutto tra i reperti storici e archeologici che vengono abbandonati in loco e i resti delle bastionature spagnole e della ghirlanda. Invece di operare uno scavo archeologico, anche questa volta si sfonda il patrimonio storico, architettonico e archeologico di Milano", spiega un video pubblicato sulla pagina Down town hidden. "Appena al di sotto del manto stradale, e a i sotto di pochi metri el parterre che circonda il castello, noi abbiamo le opere accessorie medioevali, nonché tutte le opere rinascimentali e del primo Seicento che vanno a comporre la fortezza reale, quella grande opera bastionata a forma stellare a 12 punte che proteggeva interamente il castello", ha spiegato Gianluca Padovan, fondatore e presidente dell'Associazione speleologica cavità artificiali Milano.

Lo speleologo poi continua: "Ai primi dell'Ottocento, queste opere sono state cimate ma non demolite, quindi sotto dei nostri piedi abbiamo tutte queste opere antiche per un'altezza di 9/10 metri fino al fondo del fossato che le circondava. Le ruspe hanno messo a nudo questi impianti antichi e non c'è spazio per le piante, che non hanno terreno. Le 186 piante che il Comune i Milano e la Sopraintendenza vogliono piantare non hanno lo spazio. Per poterlo avere serve scavare nelle murature antiche delle fosse e entro queste piantumare. Non mi sembra una scelta accettabile. Occorre fare uno scavo archeologico e portare in luce le vestigia del passato e aprire un parco archeologico. Le piante possono trovare spazio in uno dei tanti parchi di Milano".

L'appello dell'associazione è stato accolto da Samuele Piscina, consigliere della Lega del Comune di Milano: "Non ci voleva un genio a capire, anche guardando le vecchie mappe catastali del 1722, che scavando davanti al castello meneghino sarebbero stati rinvenuti i resti dei bastioni, dei sei baluardi e dei sei rivellini". Il consigliere ha poi aggiunto: "Non posso pensare che la giunta non sia a conoscenza degli affioramenti ed è di una gravità inaudita che il sindaco Sala non abbia fermato questa opera di distruzione". In una seconda nota, Piscina ha ribadito: "Con i lavori in piazza Castello, il Comune di Milano sta distruggendo gli antichi bastioni per piantumare 4 alberelli.

Non posso credere che il Sindaco non sappia dei danni causati alla nostra storia! Bisogna fermare subito i lavori e rivedere il progetto, valorizzando le antiche rovine".

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