Cronaca locale

Fango su Bernardo: "In corsia armato? Mai"

False illazioni sul candidato del centrodestra: "Ho il porto d'armi così come tanti medici"

Fango su Bernardo: "In corsia armato? Mai"

«Luca Bernardo spieghi perchè gira in reparto con la pistola, lo so da persone di fiducia». Il consigliere lombardo di +Europa Michele Usuelli, neonatologo e suo «allievo» in gioventù all'ospedale San Paolo, tira la bordata al candidato sindaco del centrodestra dalle pagine di Repubblica. E gli domanda anche «a che titolo va a visitare bimbi nelle case di periferia come sta raccontando in campagna» visto che «è un primario», precisamente della Casa pediatrica dell'ospedale Fatebenefratelli. La prima a tuffarsi nella macchina del fango è la deputata Pd Lia Quartapelle che twitta: «La destra spieghi perchè Bernardo gira armato in ospedale». A ruota il consigliere lombardo del Pd Pietro Bussolati (che lo definisce «il candidato di Salvini») e l'eurodeputato dem Pierfrancesco Majorino (che posta l'articolo su Facebook e si dice «senza parole»). Per il senatore di Leu Francesco Laforgia la vicenda è «sconcertante, senza giustificazioni», Paolo Limonta capolista di Milano Unita la riterrebbe «una cosa gravissima, se fosse confermata». E finalmente spunta un dubitativo. Fino a quel momento nessuno ha interpellato Bernardo, che ha già dato mandato all'avvocato di denunciare penalmente per diffamazione a mezzo stampa Usuelli e al Giornale assicura di «non essere mai entrato in corsia o al pronto soccorso con una pistola e mai accadrà, in reparto non ci sono nemmeno le stelle da sceriffo o le pistole giocattolo per i bimbi». Ha il porto d'armi per difesa da oltre 10 anni, questo sì, «come il sottosegretario Sileri quando esercitava e come molti altri medici che hanno subito minacce, abbiamo spesso a che fare con pazienti instabili, ho visto colleghi perdere la vita. Mi è capitato di portarla in ospedale durante il turno di notte, l'ultima volta diversi mesi fa, ma l'ho indossata solo in ufficio e ben occultata e non l'ho mai estratta. Adesso è chiusa in cassaforte». E sulle visite in periferia ribatte a Usuelli («a cui ho insegnato la neonatologia e a intubare i bimbi tanti anni fa al San Paolo, non mi aspettavo una simile falsità e un colpo basso da lui») che «non mi rifiuto di fare visite anche fuori orario o di soccorrere una donna come è accaduto durante i giri elettorali solo perchè ho i galloni».

Il centrodestra va all'attacco. «Una sinistra disperata ed evidentemente priva di argomenti e progetti usa un'accusa infamante nel tentativo di gettare fango su Bernardo, una persona stimata e apprezzata, un medico che dedica la sua vita a curare i bambini. Accusarlo di portare armi in corsia non è solo folle, è la dimostrazione di quanto la sinistra milanese sia incapace di argomentare in modo costruttivo» afferma l'eurodeputato Fdi Carlo Fidanza. Il consigliere Fdi Riccardo De Corato ironizza: «Se Sala e il centrosinistra si affidano alle sparate di Usuelli vuol dire che sono messi proprio male». E per il capogruppo regionale di Forza Italia Gianluca Comazzi «con l'accusa meschina lanciata da Usuelli questa campagna elettorale è sprofondata a un livello infimo. Consiglio a Bernardo di volare alto evitando in questo pantano. In questi casi bisogna essere compassionevoli e guardare oltre».

Il deputato Fdi Marco Osnato parte con una battuta: «Forse avrebbe bisogno Usuelli di un porto d'armi visto che le spara grosse». Ma «proprio lui - aggiunge - da medico dovrebbe sapere quanti collegi hanno subito aggressioni o addirittura sono morti per mano di psicopatici o delinquenti. Usuelli chiede a Bernardo conto del suo porto d'armi.

Ha fatto lo stesso nei confronti del viceministro del suo governo Sileri? Farà lo stesso di tanti colleghi?».

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