Coronavirus

Mascherine in centro. Ma è caos trasporti

Da domani l'obbligo dalle 10 alle 22. I dubbi sul pass a bordo

Mascherine in centro. Ma è caos trasporti

Su la mascherina dal Castello a San Babila, dalle ore 10 di domani e fino al 31 dicembre scatta l'obbligo e chi non si adegua rischia una multa di 280 euro (se pagati entro cinque giorni) o 400 euro. Si arriva a 3mila nei casi di recidiva. Il sindaco Beppe Sala ha firmato ieri l'ordinanza che sarà in vigore tutti i giorni nella fascia oraria tra le 10 e le 22 in piazza Castello, largo Cairoli, via Dante, piazza Cordusio, via Orefici, via e piazza Mercanti, piazza Duomo, Galleria e corso Vittorio Emanuele e piazza San Babila. Il prefetto Renato Saccone aveva scritto a tutti i sindaci dell'area metropolitana per sollecitare ordinanze che ripristinassero l'uso delle mascherine all'aperto nei luoghi più affollati durante le feste, in modo da scongiurare l'aumento dei contagi, e Sala ha provveduto. Anche se l'obbligo scadrà proprio a dalla mezzanotte del 31, il concertone di capodanno è stato cancellato ma non è escluso che gruppi di giovani si riversino comunque a festeggiare in centro. Tant'è. Come concordato con il prefetto saranno attivati dei controlli da parte delle forze dell'ordine e in particolare della polizia locale. Le pattuglie saranno presenti nei punti strategici e in Galleria e soprattutto i primi giorni inviteranno e informeranno i cittadini del nuovo obbligo che prevede la sanzione.

Il sindaco conferma di aver preso spunto «dalle riflessioni che ci ha dato il prefetto, credo sia qualcosa di necessario adesso e non penalizza nessuno, non mi sembra un grande sacrificio, siamo tutti abituati ormai ma adesso la prudenza deve tornare ad essere forte». In piazza Duomo tornerà il mercatino di Natale con 32 casette (e 64 espositori), dal 5 all'8 dicembre ressa assicurata alla fierà degli Oh Bej Oh Bej con 343 bancarelle. Anche lì, su tutta l'area, sarà in vigore l'obbligo anche se la fiera si estende oltre piazza Castello, arriva fino in viale Gadio. «Per quanto riguarda le altre aree della città - precisa il Comune - la normativa nazionale già in vigore dallo scorso 28 giugno obbliga a indossarla in situazioni in cui non può essere garantito il distanziamento interpersonale o vi sono assembramenti/affollamenti, ad esempio in un mercato o in una fiera». Secondo il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico sarebbe stato più opportuno inserire specificatamente altre aree commerciali nell'ordinanza, come «corso Buenos Aires, Porta Nuova, Citylife, a Natale i milanesi amano fare le "vasche" per acquistare regali o anche solo per guardare le vetrine rendendo il viavai pedonale molto intenso. E perché non realizzare il senso unico di marcia per i pedoni nei luoghi più affollati?». Per ora sono n fase di valutazione gli ingressi contingentati nel Salotto e agli Oh Bej.

Ancora confusione sull'estensione del green pass a bordo dei mezzi pubblici. Nel testo del decreto non compare, Atm attende indicazioni e il sindaco non nasconde che «sarebbe un problema, verrebbe chiesta un'attività addizionale». Ieri mattina ha confermato che «al momento non si capisce ancora se varrà anche per Atm, ad oggi non risulta, poi è chiaro che c'è massima collaborazione con il governo da tutti i punti di vista, ma se così fosse i controlli potranno essere fatti solo a campione». Si dice «preoccupato per il Natale ma bisogna anche che la città viva, che il commercio lavori.

Con la collaborazione di tutti penso si possa fare una vita abbastanza normale».

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