Cronaca locale

La sinistra accontenta i musulmani sulla moschea

Non sono servite a nulla le rimostranze dei cittadini e della Lega: l'amministrazione di Beppe Sala ha deciso per lo spostamento della moschea in via Novara

La sinistra accontenta i musulmani sulla moschea

Il municipio 7 aveva detto di no, si era opposta la Lega e anche i cittadini avevano espresso parere contrario ma all'amministrazione comunale, evidentemente, il parare della comunità non interessa, quindi ha deciso che la moschea attualmente ospitata al Palasharp dovrà essere spostata nel parcheggio di via Novara, in un'area che non è nemmeno inclusa in quelle dedicate alle attrezzature religiose. L'amministrazione di Beppe Sala, però, tira dritto e come accade sempre più spesso a Milano agevola le comunità musulmane. Ma non solo, perché la nuova moschea di viale Novara, oltre a non essere gradita ai cittadini, verrà realizzata negli spazi destinati al nuovo hub per le emergenze.

"Alla fine il Pd ce l’ha fatta: nonostante la contrarietà di cittadini, centrodestra e persino centrosinistra del Municipio 7, ha deciso di dare spazio all’ennesima moschea in città. La tendostruttura che la comunità islamica abusiva in viale Jenner sta usando al Palasharp verrà riciclata in via Novara dove accoglierà anche il nuovo hub per le emergenze all’interno del parcheggio di Trenno", ha dichiarato Silvia Sardone, esponente della Lega e consigliere comunale a Milano.

La rabbia dei cittadini per la decisione presa dal sindaco di Milano è grande, soprattutto perché nei mesi precedenti si sono susseguiti presidi e manifestazioni di volontà da parte dei residenti della zona che non vogliono la moschea, come sottolineato anche dallo stesso municipio 7, a guida sinistra: "Il sindaco Sala e la sua giunta continuano a dimostrarsi succubi dei musulmani: non bastavano le moschee abusive negli scantinati di ogni quartiere né la regolarizzazione di quattro luoghi di culto abusivi né la previsione di altre due moschee, il Pd regala pure spazi che era stati esclusi dal piano delle attrezzature religiose come via Novara".

La strenua opposizione della Lega e di Silvia Sardone a questa decisione ha avuto pesanti conseguenze per il consigliere, che è stato oggetto di violente minacce di morte indirizzate a lei e alla sua famiglia, nel totale silenzio delle istituzioni. Nonostante questo, alla luce della nuova decisione, Silvia Sardone ha deciso di andare avanti, "continueremo sempre a opporci all’arroganza di questa giunta che fa e disfa senza tenere minimamente conto del parere dei cittadini. Ma, si sa, agli islamici tutto è concesso a Milano…".

Sono dello stesso tenore le dichiarazioni di Francesco Giani, capogruppo della Lega nel Municipio 7, che si è strenuamente opposto alla costruzione della moschea: "Il Comune di Milano continua a dimostrarsi sordo alle ragioni dei cittadini. Una nuova moschea in via Novara va soltanto ad aumentare i problemi di viabilità della zona oltre che rappresentare l’ennesima concessione della giunta alla comunità islamica nonostante gli abusi conclamati in tutta la città.

In Zona 7 stiamo già facendo i conti con la moschea abusiva di via Ricciarelli, anch’essa tollerata dal Comune, e di certo non abbiamo bisogno di un altro luogo di culto irregolare".

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