Cronaca locale

"Spirito d'iniziativa e valori. La Lombardia si rialza così"

L'assessore allo Sviluppo presenta la manovra: "Sostegno alle imprese che nascono e investono"

"Spirito d'iniziativa e valori. La Lombardia si rialza così"

Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo economico, la vostra manovra economica è varata.

«Sì, un pacchetto da 460 milioni che ci accompagna verso il nuovo anno con uno sforzo importante soprattutto nel settore del credito e della liquidità».

Cosa c'è dentro?

«La manovra prevede uno strumento da 300 milioni, che fa capo a Finlombarda, per abbattere i costi dei finanziamenti delle imprese, ma anche un fondo di garanzia che copre fino al 100% di ogni finanziamento, con una dotazione di 60 milioni: è una misura affidata a Confidi per sostenere le piccole e medie imprese operanti in settori penalizzati dal Covid e intenzionate a investire o in cerca di liquidità. Abbiamo poi un bando per le nuove imprese e Investimenti per la ripresa».

Di che si tratta?

«Nuova impresa parte a dicembre con 4 milioni e serve a sostenere con contributi le nuove attività. Investimenti per la ripresa sono due misure per lo sviluppo delle imprese, con contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese. Una linea è stata dedicata alle imprese artigiane, perché la ripresa impiega circa 8-9 mesi ad arrivare dal manufatturiero, già ripartito, agli artigiani».

E qual è il quadro dell'economia?

«Abbiamo fatto il record storico dell'export. Ci sono segnali decisamente positivi, dobbiamo aiutare ancora i settori che hanno pagato di più l'emergenza Covid, quelli chiusi per decreto. Tutto il settore del commercio. E anche il turismo deve ancora migliorare».

Intanto sono arrivati i cortei a Milano a scoraggiare i commercianti.

«Capisco chi vuole manifestare ma è importante che lo faccia civilmente. Io non condivido le ragioni di quella protesta e non condivido il fatto che metta in difficoltà chi deve lavorare e non è riuscito a farlo nei mesi scorsi. Si può manifestare con civiltà e rispetto. Ecco perché ho firmato la petizione di Confcommercio».

Favorevole al Green pass.

«Beh sì, e i dati ci dicono che i vaccini funzionano. Noi abbiamo una regione in cui i cittadini sono vaccinati al 90% e il dato che abbiamo oggi sugli ospedalizzati attesta che, giorno su giorno, non arriviamo neanche al 10% dei ricoveri del 2020. I vaccini funzionano e l'aver raggiunto un livello come quello che ci vede primi in Europa, è il segno che l'organizzazione della campagna da parte della Regione, con il contributo di tanti volontari, è un grande risultato e una risposta coi fatti a un'emergenza senza precedenti».

Il 2022 è un anno cruciale, il successivo sarà elettorale. Lei sente ancora la sintonia fra governo regionale e popolo lombardo? La sinistra si muove già.

«Ognuno fa il suo. Io posso dire che il governo Conte 2 ha dimostrato grande inimicizia verso il nostro tessuto produttivo e astio verso imprese e partite Iva. Potrei fare tanti esempi, mi limito a ricordare la responsabilità penale prevista in caso di contagio negli stabilimenti, la patrimoniale e le tasse. Tante cose ci dividono. Dico solo che per noi il lavoro si crea aiutando le imprese».

E c'è una differenza culturale dietro questa distanza?

«Un'idea di comunità che noi interpretiamo. Prenda gli hub vaccinali. A Bergamo gli imprenditori sono diventati praticamente volontari impegnandosi nel tentativo di risolvere l'emergenza. Questo tessuto sociale è una comunità e dentro ci sono le imprese. Il centrodestra deve continuare a basarsi sul senso di comunità lombarda».

Nella Lega tutto tranquillo?

«Ognuno fa il suo e io faccio l'assessore in Lombardia. Ogni volta si genera strumentalmente la visione di spaccature, poi smentite. Noi, in un momento come questo, ci siamo assunti la grande responsabilità di governare. Sapevamo che poteva esserci un prezzo elettorale, ma godiamo di un vantaggio: la nostra filiera amministrativa, dal territorio al governo, che ha sempre funzionato».

Il governo Draghi deve andare avanti?

«La scelta sul Quirinale determinerà il futuro della politica dei prossimi anni. Tocca al Parlamento e noi saremo fondamentali in una scelta condivisa col centrodestra. Io posso dire che la Regione, col cambio, ha molto migliorato il suo rapporto col governo».

Dopo, in pratica, la sinistra aprirà la campagna elettorale. E voi?

«Capisco che il Pd, sapendo di essere in svantaggio, cerchi di anticipare. Non entro in questo. Per quel che ci riguarda dico che dobbiamo continuare a dimostrare coi fatti che questa regione è e resta un'eccellenza europea e motore del Paese. I fatti ci danno ragione.

Se il centrodestra fa questo, su quelle solide basi valoriali, non serve altro».

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