Cronaca locale

Le unioni civili? Da inizio anno solo 13 al mese (e 533 dal 2019)

Nessun boom nella città paladina dei diritti. Sempre più in crisi anche le nozze in chiesa: sono solo il 7,5% rispetto a quelle in Comune. Le location da Villa Scheibler a Cascina Turro

Le unioni civili? Da inizio anno solo 13 al mese (e 533 dal 2019)

Boom di matrimoni dopo i due anni di lockdown e restrizioni Covid? A leggere il bilancio delle nozze civili e religiose e delle unioni civili celebrate da inizio 2022, non pare proprio. Dati in linea se non addirittura in calo rispetto al 2019, l'anno pre pandemia. I dati dell'assessorato all'Anagrafe (Sistema statistico integrato del Comune di Milano) fotografano l'andamento fino al 31 maggio 2022: le unioni tra persone dello stesso sesso sono state 66 - circa tredici al mese -, nettamente maggiori le «nozze» tra uomini (49) rispetto a quelle tra donne (17). I riti celebrati in chiesa o in Comune tra coppie etero sono stati invece 956, nei primi cinque mesi del 2019 erano stati persino una cinquantina di più, 1.009. Andando più nello specifico: i matrimoni religiosi finora sono stati solo 72 (erano 121 a fine maggio 2019) e 884 quelli civili (erano 888, il dato è rimasto quasi quasi in linea).

Al netto delle restrizioni Covid che hanno vietato per lunghi mesi alle coppie di sposarsi o di farlo solo alla presenza di celebrante e testimoni, val la pena esaminare l'andamento delle celebrazioni negli ultimi tre anni e mezzo, 8.405 in totale. Dal 2019 le nozze tra coppie gay sono state in tutto 535. Nella città paladina dei diritti omo, in prima fila fin dall'istituzione del Registro delle unioni civili durante la giunta Pisapia, si poteva scommettere su una cifra maggiore. Sulle 535 unioni, 390 sono tra uomini e 145 tra donne. I matrimoni cattolici? Sono stati 1.534 in tre anni e mezzo, 635 nel 2019, l'anno dopo 250, 577 nel 2021 e 72 nei primi cinque mesi dell'anno. I riti civili: 6.336. Il confronto da inizio anno conferma che le nozze in chiesa sono in picchiata, oltre il novanta per cento dei matrimoni viene celebrato in Comune. I mesi che meno richiesti: tra gennaio e febbraio e poi dicembre, Forse giugno (che ancora non è stato conteggiato) farà risalire leggermente le percentuali.

La sede privilegiata per la celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili in città è Palazzo Reale ma il Comune mette a disposizioni altre location suggestive. Come Villa Litta Modignani, situata nell'omonima via nel Municipio 9 e che fu una delle più rinomate dimore di villeggiatura e salotto di intellettuali nell'Ottocento, frequentata tra gli altri da Alessandro Manzoni e Francesco Hayez. C'è Cascina Turro, nel Municipio 2, oppure Cascina Monastero in via Anselmo Da Baggio. E poi c'è la sontuosa Villa Scheibler, la «piccola Versailles» di Quarto Oggiaro, costruita nella seconda metà del 1400 e ampliata nel 1700.

Negli orari «ordinari», dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 15.30 (sabato e festivi esclusi) se almeno una persona che si sposa è residente o iscritta all'Anagrafe Italiani residenti all'estero (Aire) Milano l'utilizzo della sala per la cerimonia è gratuito, per le persone non residenti invece l'affitto costa 500 euro. Fuori orario (dalle 16 alle 17 e il sabato dalle 9.30 alle 13.

30) se almeno una persona che si sposa è residente o iscritta all'Aire Milano bisogna versare comunque un l contributo di 96 euro e per i non residenti la spesa sale invece a 596 euro.

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