Cronaca locale

Del Vecchio e Doris da oggi entrano nel Pantheon del Monumentale

Sono 14 i nuovi iscritti al Famedio, da Onida all'attrice Valentina Cortese a Fernanda "Nanda" Vigo

Del Vecchio e Doris da oggi entrano nel Pantheon del Monumentale

Non ci sarà Vincenzo La Russa, il fratello minore del presidente del Senato e «colonnello» di Fratelli d'Italia Ignazio, perchè sul suo nome il Pd aveva posto un veto (da cui si era dissociato il sindaco). Questa mattina alle ore 11 Beppe Sala con l'assessore ai Servizi civici e il presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi scopriranno i nomi dei quattordici i nuovi iscritti al Famedio del Cimitero Monumentale, persone illustri che meritano un posto nel Pantheon di Milano. Tra loro c'è il fondatore di Banca Mediolanum Ennio Doris, storico amico, partner d'affari e consigliere di Silvio Berlusconi.

Il giorno della scomparsa, il 24 novembre dell'anno scorso a 81 anni, il leader di Forza Italia lo ricordò come «un uomo generoso, altruista, sempre attento agli altri, sempre vicino a chi aveva bisogno». Posto d'onore anche per il fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio, scomparso lo scorso 22 giugno a 87 anni. Ex Martinitt (trascorse i primi quattordici anni della sua vita in orfanotrofio), Del Vecchio ha costruito un colosso, la più grande azienda al mondo di montature per occhiali. Tra gli iscritti Valerio Onida, ex presidente della Corte Costituzionale che nel 2010 - a 74 anni - si candidò anche alle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco di Milano, vinte poi da Giuliano Pisapia.

Nell'elenco dei 14 «grandi milanesi» (non tutti d'origine) ci sono il presidente onorario dell'Anpi Carlo Smuraglia, la notaia Maria Nives Iannaccone, la scrittrice Valentina Crepax, la giornalista Luisa Pronzato. Entra nel Pantheon l'attrice Valentina Cortese, celebre (anche) per il look e gli immancabili foulard. Era soprannominata la «scultrice della luce» per le sue opere luminose Fernanda «Nanda Vigo», designer ed artista innovativa, le sue creazioni sono state esposte in tutto il mondo. Accanto a lei, un altro architetto e designer «rivoluzionario», Alessandro Mendini. L'elenco si chiude con la partigiana Miranda Rossi, il sindacalista e segretario della Federazione comunista Riccardo Terzi, il filosofo Salvatore Veca, il critico teatrale Franco Quadri. E alle 15.

30 Sala scoprirà a Palazzo Marino i busti di Carlo Tognoli e Marco Formentini, che entrano nella galleria dei sindaci scomparsi.

Commenti