Cronaca locale

Wanda Nara: "Mai una relazione con Brozovic"

Il processo per diffamazione a Fabrizio Corona. In aula la moglie di Icardi

Wanda Nara: "Mai una relazione con Brozovic"

«Ha mai avuto una relazione con Marcelo Brozovic?».

Della presunta love story con il centrocampista croato, Wanda Nara (nella foto) si è proclamata sempre innocente, tra tweet ed esternazioni varie. Ma ieri la domanda le viene fatta in un'aula di giustizia. Wanda ha appena giurato di dire tutta la verità e solo la verità. Se mentisse potrebbe venire incriminata. Eppure quando l'avvocato Danilo Bongiorno le chiede se davvero tra lei e Brozovic non c'è stato niente, la moglie di Mauro Icardi non esita un istante.

«No».

A trasformare la telenovela a base di pettegolezzi sul tradimento addebitato alla moglie del centravanti nerazzurro in un affare giudiziario, ha provveduto la querela per diffamazione spiccata da Wanda contro Fabrizio Corona, il «re del gossip» che per primo aveva lanciato sul sito «King Corona Magazine» la sconvolgente notizia. Alla querela della signora ha fatto seguito subito dopo quella dell'altro presunto adultero, Brozovic, anche lui granitico nell'escludere rapporti men che casti con la donna del suo capitano. Corona è stato rinviato a giudizio e ieri nell'aula della Quarta sezione penale comincia il processo. Che per valutare la colpevolezza dell'imputato deve per forza addentrarsi in quanto accadeva in quei mesi nell'ambiente interista. Così alla prossima udienza sarà interrogato, su richiesta del pubblico ministero, Ivan Perisic: anche lui croato, anche lui «uomo forte» dello spogliatoio interista e che, secondo il pm, sarebbe il più indicato a raccontare cosa accadeva davvero. Se effettivamente Brozovic ronzava intorno alla bella argentina. E se Icardi avesse preso la faccenda così male da passare alle vie di fatto contro il compagno di squadra.

Ieri aula Wanda Nara - dal vivo meno detonante che in foto: ma la circostanza non incitava al glamour - aggiunge un dettaglio che aggrava l'intera vicenda. Dice che proprio la bugia messa in circolazione da Corona, segnò l'inizio della fine per l'esperienza in nerazzurro di suo marito. Le tensioni in spogliatoio vennero poi seguite da quelle con la società, e anche in quel caso c'era di mezzo lei, Wanda, con la decisione di Icardi di prenderla come agente: «E quello del calcio non è un ambiente - racconta lei - abituato alle donne». Andò a finire, come è noto, prima con la degradazione di Icardi senza spiegazioni, poi con la sua cacciata voluta da Antonio Conte e il triste, dorato, esilio a Parigi.

Nel Psg «Maurito» gioca poco, l'Italia gli manca, per i giornali locali l'estate prossima dirà addio con due anni di anticipo. Si era parlato della Juve. Ma Wanda ieri dice: «La nostra casa è Milano».

Si vedrà.

Commenti