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Amanda Knox accusa il film (che non parla di lei): "Mi colpevolizza"

Amanda Knox punta il dito contro l'ultimo film interpretato da Matt Damon, accusando il regista di aver usato il suo nome per la promozione

Amanda Knox accusa il film (che non parla di lei) con Matt Damon: "Mi colpevolizza"

Amanda Knox è stata una delle protagoniste del caso di Perugia, l'omicidio della studentessa inglese a Perugia nel 2007. È stata assolta nel 2015 con il suo ex fidanzato italiano, Raffaele Sollecito, dall'accusa di omicidio ed è tornata negli Stati Uniti dopo aver scontato poco meno di 4 anni di carcere. Per quell'omicidio venne ritenuto responsabile solo Rudy Guede, condannato a 16 anni di reclusione. Nei giorni scorsi l'ex studentessa americana era tornata a parlare indirettamente dell'omicidio di Perugia con una battuta che ha scatenato l'ira dei social e nelle ultime ore è tornata sull'argomento per muovere una critica al film La ragazza di Stillwater, di Tom McCarthy e con l'attore Matt Damon.

Su Twitter, che è diventato il social network preferito di Amanda Knox, l'ex studentessa non ha usato mezzi termini per stroncare la pellicola. Ne La ragazza di Stillwater, Matt Damon è un padre disperato che vola in Francia per cercare di salvare dal carcere la figlia Allison, interpretata da Abigail Breslin. Nel film, la ragazza è stata condannata e arrestata per aver ucciso la sua ragazza a Marsiglia. Un delitto che ha scatenato la stampa, che non ha risparmiato titoli di fuoco ad Allison.

Amanda Knox non è mai stata menzionata nel corso della pellicola. Tuttavia, nel corso delle interviste rilasciate successivamente, i realizzatori hanno dichiarato di aver preso spunto dalla sua storia per scrivere la sceneggiatura del film. Tanto è bastato ad Amanda Knox per andare su tutte le furie con un intervento su Twitter e una dichiarazione rilasciata al sito Medium, in cui critica aspramente il regista Tom McCarthy per aver usato il suo nome per promuovere il film.

"Il mio nome appartiene a me? E il mio volto? La mia storia? Continuo a farmi queste domande perché altri continuano ad approfittare del mio nome, del mio volto e della mia storia senza il mio consenso", ha dichiarato l'americana accusando il regista di aver in qualche modo manipolato la sua storia per la realizzazione del film. "McCarthy rafforza l’immagine di me come persona colpevole e inaffidabile", ha scritto ancora Amanda Knox. L'americana è convinta che il regista e l'attore principale avranno grandi vantaggi dall'utilizzo del suo nome: "E con il potere di una star del calibro di Matt Damon, entrambi trarranno sicuramente profitto da questa fiction sulla ‘saga di Amanda Knox’, che sicuramente lascerà molti spettatori a chiedersi: ‘Forse la vita reale Amanda è stata coinvolta in qualche modo'".

Il film è stato presentato al festival di Cannes, dove è stata effettuata la prima proiezione. Durante la kermesse, McCarthy ha dichiarato che il caso di Amanda Knox è stato un "punto di ispirazione iniziale, ma non di più. Avevo appena avuto una figlia allora e ho pensato a come sarebbe stato". Quindi, in una successiva intervista, ha specificato che "non voleva copiare o imitare" la vicenda Knox. McCarthy ha voluto sottolineare che il suo film "è vagamente ispirato a quel caso, quindi non ho voluto provare a ricrearlo.

Voglio che Allison sia un personaggio a sé stante, ma è stato sicuramente fantastico averlo come riferimento".

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