Guerra in Ucraina

Ergastolo per il "soldato bambino" russo: la condanna per i fatti di Bucha

Per Vadim Shishimarin è arrivata la condanna, la prima per crimini di guerra da quando è cominciata l'invasione russa in Ucraina lo scorso febbraio

Ergastolo per il sergente russo accusato di crimini di guerra in Ucraina

Per Vadim Shishimarin è arrivata la condanna all'ergastolo da parte del tribunale distrettuale Solomianskyi di Kiev ad appena una settimana dall'inizio del processo, che di fatto trasformato il "soldato bambino" quasi nel capro espiatorio dell'invasione. Il sergente russo appena ventenne, colpevole di aver ucciso a sangue freddo un civile nell’oblast di Sumy pochi giorni dopo l'invasione dell'Ucraina, si era dichiarato colpevole dei crimini a lui ascritti. Il verdetto corrispondente è stato annunciato dal presidente della Corte, come riferito dall'agenzia di stampa "Ukrinform". La misura cautelare fino all'entrata in vigore della sentenza resta la detenzione.

Questo è il primo processo per crimini di guerra che viene condotto in Ucraina dallo scoppio della guerra. Vadim Shishimarin, per quanto si sia dichiarato colpevole di aver ucciso il civile disarmato, ha sostenuto di aver commesso l'omicidio su ordine di un altro militare russo, il quale lo aveva minacciato di pesanti conseguenze. Shishimarin ha ribadito la sua colpa e si è scusato con la vedova dell'uomo che ha ucciso. "Riconosco la mia colpa, ti chiedo di perdonarmi", ha detto il sergente a Kateryna Shalipova, vedova dell'uomo a cui ha sparato alla testa nel villaggio di Chupakhivka, nel corso dell'ultima udienza. Shishimarin ha poi aggiunto: "So che non sei in grado di perdonarmi, ma comunque ti chiedo perdono". Kateryna Shalipova si è rivolta direttamente a lui, a quel ragazzo che le potrebbe essere nipote: "Dimmi per favore, perché siete venuti qui? Per proteggerci? Siete venuti per proteggerci da chi? Mi avete protetto da mio marito che avete ucciso?". Domande alle quali il sergente non ha saputo dare una risposta, ha chinato il capo e ha stretto le labbra per non dire altro.

"Si merita l'ergastolo per aver ucciso mio marito", ha detto la donna alla fine dell'udienza. Kateryna Shalipova, però, si è detta favorevole a inserire Vadim Shishimarin all'interno di uno scambio di prigionieri per liberare i combattenti che hanno resistito nelle acciaierie Azovstal di Mariupol. L'avvocato Viktor Ovsiannykov, difensore d'ufficio del soldato russo, aveva chiesto l'assoluzione per il sergente: "Tenuto conto di tutte le prove e testimonianze esibite, ritengo che il signor Shishimarin non sia colpevole dei crimini dei quali lo si accusa". Nelle scorse ore, anche il Cremlino ha parlato di Vadim Shishimarin, per tramite del portavoce Dmitri Peskov: "Naturalmente siamo preoccupati per la sorte del nostro cittadino. Purtroppo non siamo in grado di difendere i suoi interessi sul campo. Questo è dovuto alla mancanza di fatto di operazioni delle nostre istituzioni in Ucraina.

Ma questo non significa che smetteremo di considerare i modi per continuare i nostri sforzi attraverso altri canali".

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