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Isis recluta le donne: chiamata al fronte e attacchi suicidi

L'Istituto di ricerca britannica IHS Markit ha rivelato l'appello di Isis alle donne: chiamate al fronte e a compiere attacchi kamikaze

Isis recluta le donne: chiamata al fronte e attacchi suicidi

Un invito a prendere le armi e a combattere in prima fila. Il sedicente Stato Islamico ha iniziato a reclutare le donne. Lo ha rivelato un rapporto dell'Istituto di ricerca britannica IHS Markit secondo il quale si tratta di un appello senza precedenti.

Dopo le ingenti perdite subite in Siria e in Iraq, il gruppo terroristico ha modificato il suo approccio tradizionale e sta incrementando l'uso delle donne al fronte. Isis infatti ha sempre tenuto lontano dal campo di battaglia le donne, che possono però prendere le armi se non ci sono abbastanza uomini. ll primo coinvolgimento diretto di ragazze in prima linea è stato fatto dai leader jihadisti al termine dell'offensiva per Mosul, nel nord dell'Iraq. Secondo fonti autorevoli, negli ultimi giorni dell'operazione oltre 40 donne hanno sferrato attacchi kamikaze contro l'esercito. Alcune di loro si sarebbero fatte saltare in aria insieme ai loro bambini. Nel rapporto si legge che lo Stato Islamico potrebbe aver deciso di reclutare le donne per gli attacchi kamikaze in quanto raramente vengono perquisite. ''Non è ancora chiaro se il picco degli attentati suicidi compiuti dalle donne sia semplicemente lo specchio delle ultime sacche di resistenza di Is o se le donne siano state costrette dal gruppo a condurre questi attacchi, o ancora se rappresenti l'inizio di una nuova tendenza più ampia di donne combattenti nelle battaglie del gruppo'', ha dichiarato Ludovico Carlino, analista di IHS Markit.

Nell'ultima edizione di Rumiyah, la rivista online di Isis, pubblicata lo scorso luglio, è apparso un nuovo messaggio circa il ruolo femminile. In un articolo intitolato 'Il nostro viaggio verso Allah' l'autore sottolinea che le ragazze stanno diventando sempre più importante in quanto''ci aspettano momenti di intense battaglie e difficoltà estreme''. Secondo Carlino,"questa retorica dimostra un contrasto netto con la precedente propaganda che sottolineava il ruolo primario delle donne come madri e mogli dei mujahideen''.

In Europa, le autorità hanno cominciato a prendere atto della crescente disponibilità delle donne a partecipare alle operazioni terroristiche.Funzionari europei hanno ammesso di aver sottostimato la minaccia delle militanti e il ruolo che potrebbero svolgere una volta rientrate nei Paesi d'origine dalle zone di conflitto. Numerose le ragazze che sono state arrestate di recente a Londra e Parigi per presunti reati estremisti.

Il ministero degli Interni francese ha riferito che il 40% delle persone che ha aderito a Isis è composto da giovani ragazze.

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