"L'attacco russo è imminente": cosa sta succedendo in Ucraina

Nuovo allarme da Washington: "Possibile attacco della Russia durante le Olimpiadi Invernali". Gran Bretagna e Stati Uniti hanno invitato i loro connazionali a lasciare l'Ucraina in 24-48 ore

"L'attacco russo è imminente": cosa sta succedendo in Ucraina

In Ucraina la tensione è alle stelle. In un clima di invasione imminente, Gran Bretagna e Stati Uniti e altre nazioni hanno invitato i loro connazionali a lasciare il Paese nell'arco di 24-48 ore, mentre fonti Usa ritengono plausibile (e imminente) un possibile attacco delle forze militari russe, assiepate in massa lungo i confini orientali ucraini.

Invasione russa alle porte?

I messaggi che in queste ultime ore rimbalzano tra Stati Uniti ed Europa non sono dei più incoraggianti. Il premier britannico Boris Johnson è arrivato a dire di "temere per la sicurezza" del Vecchio Continente. Il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan, ha confermato quanto anticipato da Joe Biden: l'eventualità che Vladimir Putin possa invandere l'Ucraina nel breve periodo - già durante i Giochi Invernali di Pechino 2022 - è un'ipotesi concreta da prendere in seria considerazione. "Siamo in una situazione pressante, e il messaggio che stiamo mandando è urgente. Non stiamo dicendo che il presidente Putin ha preso una decisione finale. Quello che stiamo dicendo è che abbiamo un livello di preoccupazione piuttosto elevato, basato su quanto vediamo sul terreno e su ciò che la nostra intelligence ha appreso", ha chiarito Sullivan durante un briefing alla Casa Bianca, aggiungendo che l'invasione comincerebbe dal cielo con un pretesto qualsiasi.

Nel valzer della diplomazia, Biden potrebbe parlare nuovamente con Putin; è certo, invece, un secondo round di colloqui tra il leader del Cremlino ed Emmanuel Macron. Non sappiamo, tuttavia, se questi incontri riusciranno a congelare l'escalation. Nel frattempo l'Europa ha iniziato a mettere a punto le sanzioni che scatterebbero in caso di assalto russo a Kiev. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha avuto un lungo dialogo con Biden nel quale ha fatto capire che l'Ue è pronta a fornire una risposta "efficace" ed "unitaria". Tra le ritorsioni è prevista l'esclusione delle cinque più importanti banche russe dal business con l'Occidente. Resta da capire che cosa succederà nel settore energetico, visto che colpire la Russia su questo frangente potrebbe generare un pericoloso effetto boomerang per i Paesi europei esportatori di gas russo, Italia compresa.

Intanto il magazine tedesco der Spiegel ha scritto che la Cia ritiene che l'attacco russo all'Ucraina potrebbe essere sferrato la settimana prossima. In particolare, i servizi americani e i militari Usa avrebbero informato il governo tedesco e altri Stati della Nato. Secondo diversi diplomatici e militari, i servizi avrebbero fornito diversi dettagli. "Sarebbero state descritte le rotte concrete dell'invasione russa, le singole unità russe e i compiti che dovrebbero assumere. Come data per una possibile inizio dell'invasione viene indicato il 16 febbraio", si legge su Spiegel. A Berlino si ritiene però di non poter valutare se si vada effettivamente verso un attacco imminente, visto che un'aggressione militare a metà febbraio era data per plausibile già da tempo.

La posizione di Washington

Dalla Casa Bianca Sullivan ha continuato a delineare lo scenario ucraino: "Solo un paese ha accumulato più di 100.000 soldati al confine di un altro paese con tutte le forze per condurre un'invasione. Quel paese è la Russia. Quel paese non sono gli Stati Uniti". A detta di Washington, il modo più veloce per arrivare ad una de-escalation per tutte le parti coinvolte è che Mosca scelga di ridurre la sua mobilitazione di forze. "Gli Stati Uniti stanno rispondendo all'attiva concentrazione della pressione militare sull'Ucraina, lo stiamo facendo di pari passo con alleati e partner, e allo stesso tempo siamo stati estremamente lungimiranti nella nostra volontà di impegnarci diplomaticamente per affrontare le preoccupazioni reciproche di Russia, europei e Stati Uniti in materia di sicurezza in Europa", ha proseguito Sullivan.

Allo stesso tempo gli Stati Uniti hanno fatto sapere che i leader occidentali, nel corso della videochiamata organizzata da parte americana sulla vicenda Ucraina, hanno "espresso il desiderio di una soluzione diplomatica alla crisi".

Nel corso della riunione, a cui ha partecipato il presidente Mario Draghi, palazzo Chigi ha reso noto che è stato approfondito l'esame delle sanzioni che verrebbero adottate in caso di aggressione all'integrità territoriale dell'Ucraina e che Draghi sostiene l'opportunità di sanzioni gravi, pur continuando a sperare in un utile dialogo.

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