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Mandela spiato dall’Fbi anche dopo il 1990 perché "minaccia comunista"

Lo rivela l'agenzia Property of the People. Il Federal Bureau of Investigation aveva degli informatori confidenziali all'interno della cerchia ristretta del primo presidente nero del Sud Africa

Mandela spiato dall’Fbi anche dopo il 1990 perché "minaccia comunista"

Nelson Mandela, il leader sudafricano anti apartheid, primo presidente della democrazia multirazziale in Sudafrica (dal 1994 al 1999) e Premio Nobel per la Pace nel 1993, sarebbe rimasto nella lista di controllo dei terroristi dell’Fbi fino al 2008. L'agenzia Property of the People, che continua a pubblicare tutti i documenti che riesce a trovare sull’argomento (gli ultimi sono del 20 luglio) ha rivelato che il Federal Bureau of Investigation avrebbe indagato su Mandela anche posteriormente alla sua liberazione dal carcere nel 1990 (dopo 27 anni di reclusione), perché il leader sudafricano era considerato dai federali una potenziale "minaccia comunista".

Mandela, considerato un pericolo per la sicurezza americana, sarebbe stato contrastato dall’intelligence statunitense anche dopo l'imposizione americana di sanzioni commerciali contro il Sud Africa che praticava l’apartheid e dopo la caduta del muro di Berlino.

L'agenzia Property of the People adesso vuole indagare sul ruolo avuto dall'intelligence statunitense sull'arresto di Mandela e sui movimenti anti-apartheid in Sudafrica e negli Stati Uniti visto che i documenti rivelerebbero che, "proprio come negli anni '50 e '60 con Martin Luther King Jr e il movimento per i diritti civili, l'Fbi ha indagato in modo aggressivo sui movimenti anti-apartheid degli Stati Uniti e del Sud Africa" accusati di essere filo-comunisti.

L'Fbi, la Cia, la Dia e l'Nsa avevano negato ogni richiesta di informazioni su Mandela e l'Nsa aveva invocato persino l'Espionage Act del 1917 per giustificare il diniego.
Dopo una causa intentata contro Fbi, Cia, Dia e Nsa, la Property of the People, che ha la sua sede principale a Washington D.C., è riuscita a far divulgare alcuni dati.

Secondo l'Agenzia, l'Fbi aveva degli informatori confidenziali all'interno della cerchia ristretta del primo presidente nero del Sud Africa ed aveva spiato lo stesso Madiba durante un incontro con il Presidente della Jugoslavia e con degli attivisti indipendentisti portoricani.

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