Mondo

Le nozze gay e i contraccettivi: le altre battaglie Usa dopo quella sull'aborto

Il principio giuridico dell'originalismo, che ha guidato la decisione sull'aborto, potrebbe portare la Corte suprema ad altre decisioni storiche

Le nozze gay e i contraccettivi: le altre battaglie Usa dopo quella sull'aborto

La sentenza su Roe contro Wade sull'aborto ribaltata dalla Corte suprema americana potrebbe aver dato la stura a una serie di provvedimenti che, nei prossimi mesi o anni, potrebbero cambiare radicalmente il volto dell'America. Ad aprire a questa ipotesi, che non lo è nemmeno tanto, è Clarence Thomas, il giudice anziano nominato da Bush padre nel 1991. "Nei casi futuri riprenderemo in esame altre sentenze precedenti della Corte, compresa Griswold, Lawrence, e Obergefell", si legge nel parere ufficiale. Cosa significa?

Significa che la Corte suprema degli Stati uniti d'America, dopo aver eliminato il diritto all'aborto, è pronta a discutere anche altri capisaldi costituzionali che riguardano: l’accesso alla contraccezione garantita alle coppie sposate, stabilita mediante la sentenza Griswold versus Connecticut nel 1965; la non punibilità penale del sesso consensuale tra gay, stabilita nel 2003 dalla sentenza Lawrence versus Texas; la la legittimità dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, risalente al 2015 con la sentenza Obergefell versus Hodges.

Da quando è stata resa nota la decisione sull'aborto, sono migliaia le persone che hanno deciso di scendere in piazza per protestare contro la Corte suprema, ancor più allarmate per i presupposti annunciati dal giudice Thomas. Nel campo progressista e tra le comunità gay ora c'è grande preoccupazione, perché così come è riuscita a passare la modifica alla sentenza su Roe contro Wade, potrebbero facilmente passare anche le altre. Infatti, Clarence Thomas ora sa di poter contare sull'appoggio esplicito sui temi etici da parte degli altri giudici conservatori: Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Barrett.

Negli Stati uniti c'è già chi parla di "offensiva culturale" davanti all'applicazione della teoria giuridica che sta avanzando negli States, secondo la quale le leggi che governano il Paese devono tornare a conformarsi con i dettami originari della Costituzione. Ed è proprio sull'interpretazione letterale della Carta dei Padri fondatori che si sono basati i giudici per ribaltare la sentenza Roe contro Wade, perché come scritto da Samuel Aito "non è un tema citato".

E non lo sono nemmeno il matrimonio o i rapporti intimi da persone dello stesso sesso, principi per i quali potrebbe valere lo stesso livello interpretativo attuato per l'aborto.

Commenti