Guerra in Ucraina

"Ondata di gelo...". Il nemico invisibile che i russi non si aspettano

Una perturbazione gelida è attesa nei prossimi giorni nell'Europa orientale. Secondo l'ex maggiore britannico Kevin Price i russi potrebbero essere colti alla sprovvista. "A -20°C i carri armati sono congelatori di ferro"

"Ondata di gelo...". Il nemico invisibile che i russi non si aspettano

Il nemico invisibile potrebbe aggredire nei prossimi giorni, d'improvviso. E i russi, nella loro strategia d'assalto, potrebbero averlo sottovalutato. Come in ogni conflitto, anche in Ucraina c'è un fattore con il quale le parti coinvolte devono fare i conti. Una variabile che, storicamente, ha tradito persino i migliori strateghi militari: quella meteorologica. Ebbene, pure in questo caso le condizioni climatiche potrebbero imprimere un duro colpo alle truppe sul campo, in particolare a quelle di Vladimir Putin che da giorni attendono di cingere d'assedio Kiev.

L'operazione in questione - come noto - non sta andando esattamente secondo i piani iniziali. Alcuni documenti hackerati avevano già rivelato come i russi si aspettassero prendere il controllo in Ucraina con modalità più rapide e tempistiche inferiori a quelle poi riscontrate. Al momento, i convogli inviati da Putin stazionano nella periferia di Kiev, senza avanzare. Una situazione che, unita alla suddetta variabile meteorologica, potrebbe provocare un logoramento dei reparti di Mosca. Nei prossimi giorni, infatti, è previsto l'arrivo di una pesante ondata di gelo nell'Europa orientale, che porterà le temperature scendere a -10°C durante la notte intorno a Kiev e Kharkiva. Anche a -20°C, se si considera il vento freddo che sferza quelle zone.

Una condizione che, secondo l'ex maggiore dell'esercito britannico, Kevin Price, potrebbe infliggere un duro e inaspettato colpo ai russi. Secondo il militare, interpellato dal Daily Mail, la zampata gelida sull'Ucraina metterà ulteriormente in difficoltà gli invasori fermi 20 miglia da Kiev, tra problemi meccanici e di rifornimenti. L'ex maggiore britannico, sul punto, è categorico: quando le temperature scenderanno vertiginosamente, i carri armati russi si trasformeranno in "congelatori di ferro da 40 tonnellate". La situazione sarebbe dunque destinata a farsi "incredibilmente dura" per gli uomini inviati dal Cremlino, non attrezzati per una guerra di quel tipo.

Glen Grant, esperto di difesa senior presso la Baltic Security Foundation, ha spiegato al Daily Mail che un carro armato "è solo un frigorifero di notte, se non accendi il motore", cosa che i russi non si possono permettere di fare vista la scarsità di carburante a disposizione. "Non puoi semplicemente sederti e aspettare, perché se sei nel veicolo stai aspettando di essere ucciso", ha commentato l'esperto di strategie militari, secondo il quale i russi dovrebbero provvedere a dei rapidi rifornimenti per non incorrere nel rischio di perdere altri soldati.

Ma il nemico invisibile, è tale per tutti. Anche per gli ucraini. I dasagi legati all'arrivo di una perturbazione gelida non risparmieranno nemmeno i militari di Kiev, né i civili che tentano di fuggire dal dramma della guerra.

Anche per questi ultimi il fattore climatico sarà di vitale importanza.

Commenti