Coronavirus

La Svizzera mette al voto il Green pass con un referendum

In Svizzera dopo settimane di proteste e manifestazioni ci sarà un referendum per decidere se mantenere o meno il Green pass. I sondaggi premiano chi vuole mantenerlo. Intanto i contagi aumentano

La Svizzera mette al voto il Green pass con un referendum

È ufficiale: in Svizzera si voterà per il Green pass. L'elettorato elvetico è quindi chiamato alle urne domenica 28 novembre per pronunciarsi riguardo il "certificato Covid", così è chiamato nel Paese.

Sarà, dunque, il primo Paese al mondo a chiamare i suoi cittadini per decidere se mantenere o meno la certificazione verde. Quest'ultima è in vigore, in Svizzera, dal 13 settembre ed è obbligatorio per andare al ristorante, al cinema, per accedere in palestra, all'università o per partecipare alle grandi manifestazioni culturali e sportive. Non bisogna dimenticare che è la seconda volta che gli svizzeri votano un referendum riguardante misure sanitarie per contrastare la pandemia. La prima volta è stato il 13 giugno e bisognava esprimersi riguardo la legge sul coronavirus, accettata quella volta con oltre il 60% dei voti.

La situazione svizzera

Il vaccino nel Paese per molti è sempre stato un argomento molto delicato. In particolare nella Svizzera tedesca. Non è dunque una sorpresa se con meno di due terzi della popolazione con entrambe le dosi questo ha uno dei tassi di vaccinazione più bassi dell'Europa occidentale. La situazione è, infatti, a dir poco preoccupante. I contagi nell'ultimo periodo sono cresciuti in maniera esponenziale: nell'arco di due settimane l'incidenza è arrivata a 870,82 contagi ogni 100mila abitanti e aumentano dal 40% al 50% ogni settimana. Anche gli ospedali sono pieni e la situazione sta diventando insostenibile. Come riporta Tgcom24, si stima che il 10% degli operatori sanitari svizzeri abbia lasciato la professione dall'inizio della pandemia. Senza dimenticare altri due fattori. Il primo è la vicinanza con Germania e Austria, entrambe Nazioni in piena emergenza. Il secondo è la preoccupazione per la variante Omicron che ha fatto interrompere immediatamente i voli con l'Africa meridionale.

Il ministro della Salute, Alain Berset, per cercare di contrastare quanto possibile la diffusione sta pianificando nuove restrizioni, tra queste non esclude la vaccinazione obbligatorio, come la vicina Austria.

Nonostante ciò, in molti continuano a scendere in piazza e a organizzare eventi per protestare e raccogliere firme contro il certificato verde. Il fronte del no considera il certificato una violazione delle libertà individuali. Proprio loro hanno raccolto 50.000 firme, numero minimo in Svizzera per dar vita a un referendum, per votare contro le nuove misure anti Covid.

I sondaggi

Il clima rispetto a quando si è votato a giugno è nettamente più teso. Da mesi, infatti, sono state prese di mira e minacciate le principali personalità politiche della Nazione. Stando ai sondaggi, però, nonostante una campagna no Green pass molto aggressiva, sembra che questo verrà mantenuto. Dovrebbe esserci una percentuale stabile che si dichiara a favore pari al 61% contro un 38% di contrari. Solamente l'1% è ancora indeciso.

L'ultima parola resta comunque agli elettori.

La grande incognita è l'affluenza alle urne.

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