Guerra in Ucraina

"Sanzioni all'amante di Putin": gli Usa scatenano la furia dello Zar

Gli Stati Uniti starebbero pensando di imporre sanzioni contro Alina Kabaeva, considerata l'amante di Putin. Una mossa del genere potrebbe spingere il presidente russo ad effettuare ritorsioni pesantissime

"Sanzioni all'amante di Putin": gli Usa scatenano la furia dello Zar

Gli Stati Uniti sono pronti a riversare un pacchetto di sanzioni contro Alina Kabaeva, presunta amante di Vladimir Putin. Con questa mossa, ormai imminente, Joe Biden potrebbe superare una pericolosissima linea rossa. E non solo perché così facendo Washington, agli occhi del Cremlino, darebbe il via a una inaccettabile escalation. Ma anche e soprattutto perché sanzionare Kabaeva vorrebbe dire portare i rapporti tra Russia e Occidente a un livello pressoché irreversibile.

Il ritorno della (presunta) amante di Putin

Chi è veramente Alina Kabaeva? Ha 39 anni, è una ginnasta ritmica e modella, nonché una ex campionessa olimpica e mondiale. Ma ciò che l'ha resa famosa non è tanto la sua carriera sportiva, quanto il fatto di esser considerata la presunta amante di Putin. Impossibile confermare o smentire queste voci, anche se stando ad alcune indiscrezioni Kabaeva avrebbe dato a Putin una nuova vita e tre figli dopo il divorzio tra il leader russo e la storica compagna Ludmila Shkrebneva, avvenuto nel 2014.

Nelle ultime ore Kabaeva - data per espatriata a Lugano assieme ai suoi bambini, in uno chalet lussuosissimo e super sicuro – è riapparsa in quel di Mosca, precisamente alla VTB Arena. Qui si è presa la luce dei riflettori, risultando la madrina del festival Alina, a lei intitolato e al quale hanno preso parte i migliori baby ginnasti del Paese. Di fronte a un cartellone pubblicitario coperto dai loghi "Z", il simbolo del supporto alle operazioni militari russe in Ucraina, ha usato parole emblematiche. "Quello che sta avvenendo, con l’esclusione dei nostri atleti dalle competizioni internazionali, è una delle pagine più vergognose della storia moderna", ha quindi dichiarato a margine dell'evento, forse usando lo sport come metafora per descrivere la situazione politica attuale.

Nel suo discorso Kabaeva è andata avanti citando le distruzioni perpetuate dall'Occidente in Siria, Libia, Iraq e altri scenari di guerra, sottolineando come in quei casi "l’Occidente non si è mai fatto alcun problema, e non ha mai sanzionato alcun Stato che prendeva parte alla distruzione di quei Paesi". Di fatto, è siamo di fronte allo stesso concetto usato più volte da Putin. Il festival di Alina dovrebbe essere trasmesso a maggio, nell'ambito delle celebrazioni per commemorare la vittoria della Russia sulla Germania nazista nella seconda guerra mondiale. C'è addirittura chi sostiene che Putin possa utilizzare questo evento per proclamare una vittoria militare in Ucraina.

La mossa degli Usa

In ogni caso, dall'inizio della guerra in Ucraina ad oggi, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno imposto molteplici sanzioni alle più grandi aziende russe e ai suoi leader politici e economici. Ebbene, una delle pochissime persone ad esser fin qui stata risparmiata è proprio Alina Kabaeva, la donna che il governo statunitense ritiene essere la fidanzata di Putin e madre di almeno tre dei suoi figli.

La situazione potrebbe presto cambiare. Il Wall Street Journal ha infatti scritto che gli Stati Uniti starebbero pensando di imporre sanzioni contro Kabaeva. Non sappiamo con certeza se ciò avverrà, ma l'ipotesi è sul tavolo. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che secondo alcuni funzionari statunitensi avrebbe preparato il pacchetto di sanzioni contro la signora Kabaeva, ha rifiutato di commentare. Ricordiamo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni alle due figlie adulte di Putin.

Qual è il rischio di sanzionare anche la nota ginnasta? Muoversi contro la signora Kabaeva, descritta dal governo statunitense come "l'amante" del presidente russo, potrebbe complicare ulteriormente gli sforzi per negoziare la pace in Ucraina e spingere il capo del Cremlino ad effettuare pericolose ritorsioni.

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