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"Harry e Carlo verranno interrogati". E ora spunta pure la foto

Scotland Yard vorrebbe interrogare i principi Carlo e Harry per capire se davvero sono ignari della compravendita delle onorificenze

"Harry e Carlo verranno interrogati". E ora spunta pure la foto

Guai in vista per il principe Carlo e per il principe Harry. Scotland Yard vorrebbe interrogarli nell’ambito dell’inchiesta sulla compravendita di onorificenze, lo scandalo scoppiato dopo gli articoli bomba del Mail On Sunday e del Sunday Times. A circa 24 ore dall’annuncio dell’apertura delle indagini, la polizia vorrebbe comprendere meglio il ruolo dell’erede al trono e di suo figlio nella vicenda. Possibile che i due fossero completamente all’oscuro del presunto accordo che il dirigente della fondazione di Carlo, Michael Fawcett, avrebbe stipulato con un miliardario saudita?

Compravendita di titoli

La storia è ormai nota: l’ex valletto del principe di Galles, Michael Fawcett avrebbe chiesto e ottenuto un milione e mezzo di sterline dal miliardario saudita Mahfouz Marei Mubarak bin Mahfouz in cambio della concessione della cittadinanza britannica e del titolo di Commander of the Most Excellent Order of the British Empire (CBE). I soldi sono finiti nelle casse di Dumfries House e del Castello di Mey, le residenze collegate alla fondazione di Carlo. Inoltre l’imprenditore saudita è stato effettivamente insignito dell’onorificenza durante una cerimonia a Buckingham Palace, nel 2016. A consegnargliela è stato proprio il principe Carlo. Nell’inchiesta dei giornali spunta anche la figura del principe Harry, che avrebbe incontrato bin Mahfouz nel 2013, in un pub di Chelsea.

Il locale sarebbe di proprietà di Mark Dyer, ex scudiero reale che, stando alle ricostruzioni, il duca di Sussex considererebbe un “secondo padre”. In quell’occasione il miliardario avrebbe fatto a Harry una donazione da 500mila sterline alla sua fondazione Sentebale e i due sono stati pure fotografati insieme mentre si stringono la mano. Il principe Harry, però, ha precisato di non avere alcun legame con l’imprenditore. Un suo portavoce ha dichiarato: “Il duca ha avuto un incontro risalente a 8 anni fa e non ha presentato [l’imprenditore] a nessun membro della sua famiglia…[Harry] ha espresso dei dubbi [su bin Mahfouz]” e “con i suoi consiglieri ha tagliato i rapporti con Mr. Mahfouz…nel 2015, non accettando ulteriori donazioni per Sentebale”.

Solo coincidenze?

Naturalmente tutte queste circostanze, al momento, non provano nulla. Potrebbe trattarsi di una serie di coincidenze. Proprio per non lasciare zone d’ombra la Met Police’s Special Enquiry Team ha deciso di indagare e, a tal proposito, ha fatto sapere: “La polizia ha aperto un’indagine…in seguito a un accertamento su una lettera del settembre 2021. Si fa riferimento a un’inchiesta giornalistica relativa a offerte di aiuto che sarebbero state fatte in cambio della concessione della cittadinanza e di onori a un cittadino saudita”.

Per quanto riguarda i possibili interrogatori di Carlo e Harry l’ex sergente del Met Steve Morris ha commentato: “Sia il principe Carlo che il principe Harry dovrebbero essere interrogati senza dubbio. Fa tutto parte dell’indagine…Dovrebbero parlare con entrambi almeno come testimoni. Gli agenti dovrebbero recarsi presso il loro indirizzo, o loro due dovrebbero essere invitati a presentarsi presso una stazione di polizia…”. Clarence House ha ribadito la completa estraneità ai fatti del principe Carlo: “Il principe di Galles non ha alcuna conoscenza della presunta compravendita di onorificenze e della cittadinanza britannica in cambio di donazioni alle sue charity”.

A quanto pare l’erede al trono non si occuperebbe direttamente delle questioni quotidiane che riguardano la fondazione. Tuttavia l’ex ministro dei liberaldemocratici Norman Baker ritiene difficile che Carlo fosse del tutto ignaro di quanto stava accadendo nella sua charity.

Una cosa è sicura: la royal family si trova di fronte all’ennesima burrasca e proprio in concomitanza con il Giubileo di Platino della regina Elisabetta, per la quale sembra non esserci un attimo di pace.

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