Guerra in Ucraina

Zelensky mostra all'Onu il video choc dei civili uccisi in Ucraina

Dura circa un minuto e mezzo il video con cui il presidente ucraino ha denunciato al Consiglio di Sicurezza dell'Onu le atrocità commesse dai russi, in particolare a Irpin, Dymerka, Mariupol e Bucha

Zelensky mostra all'Onu il video choc dei civili uccisi in Ucraina

C'è stato un problema tecnico. Sembrava fosse saltato tutto, poi le immagini sono partite e, davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sono state mostrate delle immagini inquietanti. Si vedono immagini molto crude, raccapriccianti, con civili ucraini uccisi, inclusi bambini, in diverse città del paese maetoriato dalla guerra, come Irpin, Dymerka, Motyzhin. Il video è una lunga sequenza di cadaveri, corpi martoriati e carbonizzati, diversi con le mani legate dietro alla schiena. "Quello che abbiamo visto a Bucha lo abbiamo visto in altri posti", ha detto il presidente Volodymyr Zelensky.

L'elenco dei misfatti russi è lungo, secondo il leader ucraino. Li snocciola uno ad uno: persone gettate nei pozzi, civili letteralemente schiacciati dai carri armati, donne violentate e uccise davanti ai propri figli. Un elenco che, se confermato, è da brividi. Zelensky non ha paura di essere smentito: "Abbiamo prove, ci sono immagini satellitari (si riferisce ai fatti di Bucha, ndr), possiamo condurre indagini complete e trasparenti".

Il presidente ucraino ha chiesto l'istituzione di tribunale sul modello di Norimberga" per giudicare i responsabili dei crimini di guerra. "I generali russi che danno gli ordini devono essere portati davanti alla giustizia e processati immediatamente per crimini di guerra in Ucraina". Ma consapevole del fatto che il veto della Russia, membro fisso del Consiglio, potrebbe bloccare tutto, ha proposto alcune soluzioni. La prima è questa: rimuovere la Russia dal Consiglio, per evitare che possa mettere il veto sulle risoluzioni contro le proprie aggressioni. Il presidente ha chiesto poi al Consiglio di sicurezza una "conferenza globale per discutere" della guerra e le "modifiche dell’intero sistema Onu". Concludendo in modo lapidario: "L’Onu difenda il diritto internazionale o può anche chiudere".

La replica della Russia

Non si è fatta attendere la risposta del rappresentante russo alle Nazioni Unite. L’ambasciatore Vasily Nebenzya rivolgendosi direttamente a Zelensky ha detto che le sue accuse sono "infondate e non confermate da testimoni oculari". Poi ha voluto ricordare che Mosca ha creato dei corridoi umanitari a Mariupol, evacuando i cittadini ucraini in Russia.

E su questo punto, molto contestato, ha spiegato che "lo hanno chiesto volontariamente, senza coercizione o rapimento, come insinuano i colleghi occidentali".

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