Festival di Sanremo

"Non volevo essere politico". Dargen D'Amico torna sul monologo pacifista

Subito dopo l'esibizione, il cantante ha preso posizione sulle polemiche delle ultime ore: ecco cos'ha detto

"Non volevo essere politico". Dargen D'Amico torna sul monologo pacifista

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"Non volevo essere politico". Dargen D'Amico torna sul monologo pacifista

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Uno degli artisti più chiacchierati della prima serata del Festival di Sanremo è stato sicuramente Dargen D’Amico. In gara con la sua “Onda alta”, canzone dedicata al tema dell’immigrazione, il rapper ha colto l’occasione per lanciare un messaggio pacifista. Parole che hanno acceso il dibattito e diversi utenti hanno accusato l’artista di aver portato la politica sul palco del teatro Ariston. Terminata la seconda esibizione della sua kermesse canora, D’Amico ha tenuto a fare qualche precisazione.

“Posso dire solo una cosa rispetto a quanto detto ieri?”, ha esordito Dargen D’Amico rivolgendosi ad Amadeus: “Tornando a casa, per addormentarmi, ho letto qualche parere riguardo alla mia esternazione. Io non volevo essere politico. Quando ho letto ‘politico’ vicino al mio nome mi sono preoccupato”. Diodato, sul palco per presentare il brano del rapper, è intervenuto con un messaggio di vicinanza: “Io ti ho sentito soltanto umano”. Dargen D’Amico ha poi aggiunto: “Ho fatto tante cazzate nella mia vita, ho commesso molti peccati, anche gravi, ma non ho mai pensato di avvicinarmi alla politica. Ero semplicemente guidato dall’amore e dalla sensazione che siano sempre di più le cose che abbiamo in comune e su quelle mi vorrei concentrare”. Prima di quello che Amadeus ha definito “il disannuncio di Dargen D’Amico”, Diodato aveva voluto condividere le parole del collega: "Sono contento di presentarti, ancor di più dopo le tue belle parole di ieri sera, che condivido pienamente".

Come anticipato, il giudice di X Factor ieri ha preso posizione contro la guerra con un messaggio piuttosto perentorio:"In questo momento nel mar Mediterraneo ci sono bambini sotto le bombe senza acqua e cibo. Il nostro silenzio e corresponsabilità. Cessate il fuoco. La storia e Dio e non accettano la scena muta". Le polemiche sono scoppiate immediatamente e sono proseguite nella giornata di oggi. Interpellato in conferenza stampa, Amadeus ha sottolineato: "Non lo sapevo, ma Dargen ha fatto una cosa bellissima partendo dai bambini che sono sacri. Ci sono bambini fortunati e bambini che purtroppo sono sotto la minaccia di questa onda alta".

Tra le reazioni al messaggio di Dargen D'Amico, quella di Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef per l'Italia: "Dopo la prima serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo andata in scena ieri sera, voglio ringraziare di cuore l'artista Dargen D'amico per aver menzionato da un palco così prestigioso la drammatica situazione dei bambini e delle bambine che vivono in zone di conflitto. È di fondamentale importanza ricordare che più di 500 milioni di bambini, dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan al Myanmar, dalla Siria allo Yemen, in questo preciso istante si trovano ad affrontare la dura realtà della guerra, senza cibo né acqua, al freddo e senza un riparo.

Grazie di cuore a Dargen per questo importante messaggio e al conduttore Amadeus per aver dato prezioso spazio a parole così significative in questo tragico momento storico per i più piccoli come non si vedeva dal 1946".

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