Cronaca locale

Cellulari e droga a Poggioreale: arrestato garante dei detenuti. Chi è Pietro Ioia

Ex detenuto tornato in libertà nel 2002, Ioia fu nominato garante dei detenuti nel 2019 dalla giunta De Magistris. Oggi la notizia dell'arresto: cellulari e droga introdotti nel carcere

Cellulari e droga a Poggioreale: arrestato garante dei detenuti. Chi è Pietro Ioia

Nominato garante dei detenuti dall'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, Pietro Ioia torna purtroppo agli onori delle cronache dopo l'arresto di oggi. L'ex spacciatore di Forcella, che avrebbe dovuto vigilare sul rispetto dei diritti dei carcerati, è infatti accusato di avere introdotto all'interno della casa circondariale di Poggioreale telefoni cellulari e sostanze stupefacenti.

Le indagini della procura

Sono otto le persone finite nel mirino degli inquirenti, due delle quali si trovano adesso ristrette ai domiciliari, mentre sei sono dietro le sbarre. Fra questi anche il garante dei detenuti Pietro Ioia. Le accuse mosse a vario titolo nei confronti degli imputati, come si legge nell'ordinanza del gip di Napoli, sono quelle di associazione a delinquere finalizzata “all'accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte dei detenuti, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e corruzione”.

Cellulari e droga, in particolare si parla di hashish, introdotti all'interno del carcere di Poggioreale mediante alcuni complici, fra cui anche la compagna di uno dei soggetti finiti in arresto. Una volta entrati nel carcere, telefoni e droga venivano utilizzati dai detenuti, oppure venduti ad altri reclusi tramite commercio illegale.

Gli inquirenti sono arrivati ad incastrare gli otto indagati dopo una lunga attività investigativa, andata avanti da giugno 2021 fino a gennaio 2022.

Ha suscitato grande scalpore il fatto che a prendere parte al piano ci fosse anche il garante dei detenuti Pietro Ioia che, secondo quanto riferito dall'accusa, avrebbe approfittato della sua posizione per consegnare ai detenuti la merce durante i colloqui.

Il passato di Pietro Ioia

Prima di diventare garante dei detenuti, Ioia era stato a sua volta un detenuto. Ex spacciatore di Forcella, zona di Napoli del centro storico, situata tra i quartieri Pendino e San Lorenzo, il 63enne aveva trascorso ben 22 anni dietro le sbarre del carcere.

Tornò il libertà nel 2002, e da allora cominciò a denunciare le condizioni in cui versava la casa circondariale di Poggioreale. Parlò, nello specifico, della cosiddetta "cella zero", in cui avrebbero luogo le peggiori violenze ai danni dei carcerati.

Poi, il 9 dicembre 2019, la giunta De Magistris decise di nominarlo garante cittadino dei diritti dei detenuti. Incarico confermato un anno fa dall'attuale sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

De Magistris: "Fiducia tradita"

Interpellato sulla vicenda, l'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris ricorda le ragioni per le quali venne scelto Ioia come garante dei detenuti. Fu una scelta coraggiosa, afferma De Magistris. "Scegliemmo Pietro Ioia per dare un segnale di fiducia soprattutto al principio costituzionale della funzione rieducativa della pena. Ioia, pregiudicato per fatti gravi in anni passati, aveva pagato per i crimini commessi, ma aveva da tempo cambiato vita dedicandosi proprio al riscatto culturale e al recupero sociale e umano delle persone che hanno sbagliato" racconta, come riportato da Fanpage.

Ovviamente la notizia di oggi è stata una doccia fredda. "Se Ioia ha commesso i fatti gravi per cui è stato arrestato, come valuterà la magistratura, vuol dire che avrà non solo sbagliato nuovamente, ma tradito la fiducia di due amministrazioni comunali e anche dei detenuti che avevano riposto in lui la fiducia che potesse essere un riferimento sensibile, per la sua esperienza carceraria, nella tutela dei più deboli e dei diritti non di rado negati a chi è privato della libertà personale" dichiara De Magistris, come riferito da Il Quotidiano Nazionale.

Le reazioni

Non tutti pensano che Ioia sia colpevole. Padre Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, ha affermato di nutrire ancora la speranza che il 63enne sia innocente. Mentre il deputato per i Verdi Francesco Emilio Borrelli ha dichiarato che da tempo il suo gruppo stava chiedendo espressamente di togliere a Ioia l'incarico di garante.

Dura la posizione del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha già detto che l'incarico verrà rimosso. "Era stato individuato precedentemente come garante e noi non eravamo intervenuti su questa nomina, ma adesso provvederemo subito alla revoca.

È molto grave che chi deve tutelare i detenuti possa essere oggetto di un'inchiesta giudiziaria" ha dichiarato.

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