Adolescente ridotto in fin di vita: spunta l’ipotesi della vendetta

La vittima, un ragazzo di 16 anni, sarebbe stato punito per una "spiata". Le sue condizioni sono in miglioramento. Identificati tre minori

Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)

Dietro al ferimento del 16enne di Palma Campania, nel Napoletano, potrebbe esserci una sorta di vendetta per una "spiata". L’inquietante novità è emersa dalle indagini dei carabinieri che, nelle ultime ore, hanno identificato tre giovani, coetanei della vittima, che sarebbero coinvolti nel raid in cui l’adolescente è stato aggredito e ridotto in fin di vita probabilmente con un pugno al volto.

Secondo l'ipotesi investigativa, spiega il sito FanPage, il ragazzo avrebbe raccontato che uno degli aggressori sarebbe fuggito a un posto di controllo dei carabinieri nell'Avellinese: una voce che sarebbe giunta ai militari di Palma Campania. E così è scattata la spietata ritorsione che stava per avere conseguenze irreparabili.

Al momento, la posizione dei tre è al vaglio: per loro si attende la decisione della Procura dei Minori. Possibile che nelle prossime ore possa scattare la denuncia per i minorenni.

Per fortuna il quadro clinico della vittima sembra in miglioramento. Il 16enne resta ricoverato all'ospedale di Nola ma non sarebbe più in pericolo di vita. La prognosi, però, è ancora riservata. Secondo quanto hanno fatto sapere i medici il paziente resterà in reparto per almeno altre 72 ore al fine di compiere ulteriori valutazioni sulle possibili conseguenze del trauma cranico.

In base ad una prima ricostruzione dei fatti pare che la violenta aggressione sia avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì, a seguito di una lite tra ragazzini in via Croce, nei pressi del luogo dove a luglio si è verificato un incidente a una giostra.

La vittima era stata subito trasportata al Pronto soccorso dell'ospedale di Nola e ricoverato in condizioni giudicate estremamente gravi. Il 16enne, presumibilmente preso a pugni, aveva riportato delle lesioni alla testa, anche interne. Sulla dinamica dei fatti ancora non ci sono certezze.

Dai primi

accertamenti i carabinieri avevano escluso che il raid fosse in qualche modo legato a questioni criminali. La vittima, che proviene da una famiglia lontana da contesti malavitosi, non ha mai avuto problemi con la giustizia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
ilGiornale.it Logo Ricarica