Cronaca locale

Allarme bomba sull'alta velocità: ecco l'indizio che "inchioda" l'anarchico

L'autore del raid sulla linea ferroviaria ad alta velocità Firenze - Bologna sarebbe un anarchico legato al centro sociale fiorentino sgomberato pochi giorni fa. A confermare i sospetti (che aleggiano da tempo) ci sarebbe il filmato di una telecamera di sorveglianza che il militante non avrebbe disattivato

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Dietro l'allarme bomba e l'incursione sulla linea dell'alta velocità Bologna - Firenze ci sarebbe un anarchico gravitante attorno al centro sociale "Corsica 81" di Firenze: a confermare ulteriormente i sospetti che gli inquirenti nutrono da giorni sarebbe stato nelle scorse ore il filmato di una telecamera di videosorveglianza della quale gli incursori non si sarebbero accorti. Questo è quanto riporta oggi il quotidiano Il Tirreno, facendo il punto su due differenti episodi che sembrano sempre più intersecarsi fra loro. Il fascicolo aperto dalla Dda di Firenze sull'allarme bomba (poi rivelatosi falso) è per attentato alla sicurezza dei trasporti, aggravato dalla finalità terroristica e di eversione. Si ipotizzano anche i reati di furto e danneggiamento e la procura ha già disposto da tempo il sequestro della colonnina che si trova nella galleria "Firenzuola" (fra le località di Idice e San Pellegrino) da cui è partito il falso allarme.

Durante il blitz, i responsabili hanno prima messo fuori uso le telecamere di sicurezza e poi danneggiato la porta di un quadro di controllo dell'alta velocità. Probabilmente l'arrivo di un macchinista li avrebbe messi in fuga prima che completassero il loro piano ed è stato l'uomo a segnalare la presenza di "ignoti in galleria". Un "blitz" che lo scorso 9 agosto aveva generato cancellazioni e ritardi che si sono accumulati fino a sei ore, con pesanti disagi sui passeggeri diretti, tra le varie destinazioni, a Roma, Napoli, Salerno, Brescia, Milano, Perugia e Trento. Il presunto organizzatore del raid era stato in verità già individuato dagli investigatori nei giorni scorsi: l'anarchico era stato considerato da subito il principale sospettato.

Ma una prova decisiva circa la colpevolezza del militante in questione sarebbe arrivata come detto solo nelle scorse ore: l'uomo sarebbe infatti stato ripreso da una telecamera rimasta in funzione. Non avrebbe avuto modo di disattivarla, in quanto secondo quanto ipotizzato non si sarebbe accorto della sua presenza. Ecco perché a breve potrebbero esserci ulteriori sviluppi, visto che chi indaga ipotizza che l'anarchico possa aver agito con il supporto di qualche complice. Per un discorso che riguarda anche lo sgombero dell'immobile di via Ponte di Mezzo, nel capoluogo della Toscana. Un'operazione portata a termine di recente dalle forze dell'ordine, ma gli esponenti del mondo anarchico fiorentino avrebbero occupato in segno di protesta uno spazio di via Mariti.

E ieri hanno organizzato una manifestazione alla quale avrebbero preso parte poche decine di persone, scandendo oltretutto slogan contro le forze dell'ordine.

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