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Il fischio, poi l'esplosione: svelata la "tecnica della marmotta" utilizzata dai ladri

Sta prendendo piede in tutta Italia la "tecnica della marmotta", un sistema utilizzato da singoli criminali o da bande per far brillare gli sportelli automatici degli istituti bancari ed arraffare le banconote

Il fischio, poi l'esplosione: svelata la "tecnica della marmotta" utilizzata dai ladri

Il rumore del trapano, per preparare il "campo". Poi l'inserimento dell'ordigno artigianale e la conseguente esplosione e a quel punto ai malfattori non resta che raccogliere le banconote e darsi alla fuga. Questo prevede la cosiddetta "tecnica della marmotta", che sembrerebbe far registrare da qualche anno a questa parte un preoccupante aumento di casi in tutta la Penisola. Si tratta di un modus operandi utilizzato da singoli criminali o da bande per scardinare gli sportelli automatici degli istituti bancari (in primis) e prelevare il denaro. Una tecnica che pare aver preso piede perchè farebbe sì che i soldi rubati restino intatti, e non macchiati dall'inchiostro che viene spruzzato dai sistemi di sicurezza delle postazioni bancomat.

Cos'è la "marmotta"?

L'Arma dei carabinieri, in uno dei comunicati stampa pubblicati sul sito istituzionale, ipotizza che il termine sia stato adottato in gergo perchè il fischio che l'ordigno emette poco prima della deflagrazione ricorderebbe il verso del roditore. In buona sostanza, la marmotta in questione è un oggetto in metallo con all’estremità una sorta di contenitore a forma di cono, capace di contenere sino a mezzo chilo di polvere da sparo. All'estremità opposta si trova invece la miccia, che viene azionata dopo aver inserito il manufatto nella fessura precedentemente scavata nello sportello utilizzando il trapano. I malviventi non devono quindi far altro che mettersi al riparo e, dopo il botto, fare man bassa.

Un sistema utilizzato da diversi anni, con l'ultimo caso in ordine cronologico concretizzatosi proprio pochi giorni fa a Rimini: stando a quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, quattro persone sarebbero riuscite a far esplodere uno sportello della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, prima di salire a bordo di una station wagon con il bottino (perlomeno sulla base di quanto dichiarato da alcuni testimoni). La squadra mobile della polizia sta indagando ed ulteriori indizi utili a risalire ai colpevoli potrebbero essere ricavati dalle telecamere del circuito di videosorveglianza.

Come detto, la tecnica pare ormai essersi consolidata in tutta Italia: solo per restare agli ultimi trenta giorni, sarebbe stata utilizzata anche in Trentino Alto-Adige (in una frazione di Trento, anche se fortunatamente gli autori dell'azione non sono riusciti a portarla a termine con successo) e in Toscana (a Peccioli, in provincia di Pisa). Tornando però indietro al solo 2022, episodi analoghi sono stati segnalati dalle cronache anche in Abruzzo (nella zona di Chieti) in Campania (Avellino e Comuni limitrofi) e in Piemonte (nel Cuneese).

L'attenzione, insomma, resta alta.

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