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"Reintegro asintomatici dopo 5 giorni". La proposta di Schillaci sul Covid

Basteranno 5 giorni di isolamento da quando si risulta positivi asintomatici per poter tornare a lavoro. Lo afferma il ministro della Salute, Orazio Schillaci

"Reintegro asintomatici dopo 5 giorni". La proposta di Schillaci sul Covid

La norma in merito al reintegro lavorativo dei positivi asintomatici è in procinto di essere cambiata. A dare l'annuncio è il ministro della Salute Orazio Schillaci, il quale durante l'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università degli Studi del Molise, alle domande dei giornalisti in merito, ha annunciato un cambio di rotta.

"Stiamo lavorando per far sì che gli asintomatici dopo 5 giorni di isolamento possano rientrare alle loro attività. A breve presenteremo una modifica alla norma in vigore", sono state le parole del membro del governo. Ad oggi, invece, la regola prevede che in caso di positività persistente si potrà interrompere l'isolamento al termine del 14° giorno dal primo tampone risultato positivo senza dover effettuare nessun test.

Le urgenze della Salute

Non solo il reintegro nella società dei positivi al coronavirus tra i temi trattati dal ministro. "Oggi dobbiamo affrontare anche un altro problema che ci è stato lasciato in eredità dall'emergenza del Covid: quello dei ritardi negli screening oncologici, cardiovascolari e in altre malattie. Uno degli effetti collaterali più dannosi della lotta al Covid - spiega Schillaci - è stato quello di avere costretto tante strutture ospedaliere a concentrarsi sul contrasto al contagio con la conseguenza di un forte rallentamento, o addirittura sospensione di tante altre importanti attività sanitarie che sono risultate largamente compromesse". Con particolare attenzione alle attività di prevenzione in ambito oncologico. Spesso, infatti, le visite diagnostiche sono state rinviate e, a volte, anche le terapie. "Tutto questo ha fatto salire la soglia di rischio per le neoplasie, proprio quella soglia che negli anni si era riusciti progressivamente ad abbassare in maniera importante con una riduzione del tasso di mortalità del 10% negli uomini e dell'8% nelle donne rispetto al 2015", aggiunge il capo del dicastero. È perciò necessario ripristinare le attività di ricerca, informazione e prevenzione. Stando a quanto riporta il ministro Schillaci, stanno venendo predisposte tutte le misure necessarie per riprendere a pieno regime e potenziare le attività come gli screening, i controlli dei pazienti oncologici, cardiopatici e con malattie croniche o metaboliche.

Bisogna, spiega sempre il membro del governo, rivalutare il trattamento economico del personale sanitario e medico.

"Il loro impegno negli anni dell'emergenza Covid è stato considerato eroico ma continua ad essere ripagato con livelli retributivi che sono tra i più bassi d'Europa", conclude Schillaci.

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