
Svolta sul caso della morte di Maria Denisa Paun, la 30enne escort rumena scomparsa la notte tra il 15 e il 16 maggio da un residence di Prato e ritrovata senza vita in mezzo ai rovi in una zona nei pressi di un casolare abbandonato a Montecatini Terme, in provincia di Pistoia.
Ha confessato V. F., la guardia giurata fermata nel pomeriggio di ieri, mercoledì 4 giugno, con l’accusa di avere ucciso la giovane, nota anche come Adas dal cognome dell'ex marito o Alexanda nel mondo della prostituzione. "Mi ricattava, per questo l’ho uccisa", avrebbe ammesso l’uomo, 32enne rumeno, dopo un lungo interrogatorio. Quest’ultimo, residente a Monsummano Terme, risulta sposato con due figli.
Come riporta l’edizione online del Corriere Fiorentino, in base a quanto ricostruito nel corso delle indagini dai carabinieri di Firenze e Prato, guidati dal procuratore Luca Tescaroli, Denisa sarebbe stata strangolata la sera stessa della sua scomparsa nella stanza 101 dell’hotel Ferrucci. La camera era la stessa nella quale l’escort riceveva i suoi clienti.
Ad incastrare l’uomo sarebbe stata la moderna tecnologia. Gli inquirenti, come accertato grazie ad una telecamera posizionata lungo via Ferrucci, hanno individuato la guardia giurata arrivare al residence alle ore 22.50 con un borsone nero. L’uomo resta nella struttura per circa due ore e quindici minuti.
Poco dopo l’una di notte, la stessa telecamera riprende la guardia giurata mentre esce con un trolley bianco che Denisa aveva portato con sé per il suo soggiorno a Prato. Nella valigia, trasportata poi sulla Golf del 32enne, c’era il corpo senza vita di Denisa.
Sulla vettura vi era un gps installato dall’assicurazione.
Proprio la presenza di questo strumento ha permesso agli inquirenti di ricostruire tutti i movimenti a partire dal momento della scomparsa della donna. Si arriva così a mercoledì mattina, quando gli stessi inquirenti sono arrivati nelle vicinanze del casolare abbandonato: qui è stato trovato il corpo di Denisa. Non lontano, il trolley bianco.