"Annientare Israele". Egiziano pro Hamas preparava il jihad a Milano

Faceva propaganda razzista sul web, aggravata da sentimenti in favore della Shoah, il 29enne egiziano con passaporto italiano arrestato a Milano

"Annientare Israele". Egiziano pro Hamas preparava il jihad a Milano
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La guerra tra Israele ha risvegliato antichi sentimenti antisemiti e ne sono la dimostrazione gli scontri nelle università, alimentati dagli studenti pro-Palestina. La società civile è pervasa dal sentimento anti-ebraico, che nel modello multiculturale attuale trova sponda facile nei tanti immigrati, di prima o di seconda generazione, provenienti dai Paesi mediorientali. La presenza di Israele, realtà incastonata nel mondo islamico, è da sempre oggetto di odio da parte loro e ora che l'occidente ha una elevata presenza di questi soggetti, più o meno integrati nel suo tessuto sociale, si crea un effetto di risonanza molto evidente.

Per questo non stupisce l'ennesimo intervento della Polizia di Stato nei confronti di un egiziano regolarizzato con cittadinanza italiana, arrestato per propaganda e istigazione a delinquere finalizzate all'odio razziale e religioso, aggravate dall'apologia della Shoah. L'uomo, attualmente 29enne, operava sul web con post e messaggi inneggianti l'odio nei confronti del mondo ebraico e di Israele. Le sue sortite d'odio virtuali avevano un certo seguito, fortunatamente non particolarmente elevato, ma gli agenti, coordinati dalla procura di Milano, hanno effettuato anche quattro perquisizioni nei confronti di persone che avevano sostenuto e incitato le sue idee sul web. Una di queste è stata condotta in Svizzera, in stretta collaborazione con la Procura Federale di Berna, nei confronti di un soggetto già noto alle Autorità italiane per la vicinanza agli ambienti dell’estrema destra milanese. La situazione è seria, sotto traccia si muovono realtà potenzialmente pericolose, costantemente monitorate dagli apparati di sicurezza dello Stato.

"Il giovane, oltre ad aver avviato chat WhatsApp e Instagram con numerose persone che gli parevano attestate sulle stesse posizioni radicali e nelle quali ha manifestato aperto sostegno alle azioni di Hamas palesando al contempo un odio ossessivo verso lo Stato e il popolo ebraico, ha condotto, tramite i propri profili social, una quotidiana, incessante e sistematica attività di condivisione di contenuti di analogo tenore con differenti e articolate modalità", si legge nella nota diramata dalla polizia. "Il 29enne nel commentare con esternazioni discriminatorie e sessiste la tragica vicenda dello stupro, tortura e uccisione di una ragazza al rave musicale del 7 ottobre 2023, si è schierato pubblicamente in difesa di Hamas: 'Dio benedica i combattenti di Hamas, i guerrieri più coraggiosi del pianeta!'. Sono le dichiarazioni da lui esternate in più occasioni, sia pubblicamente che in chat private, circa l’intenzione di intraprendere il jihad".

Tra le intercettazioni della polizia nei confronti del 29enne, ce ne sono numerose in cui l'uomo inneggia ai terroristi: "Lunga vita ai partigiani di Hamas e che Dio benedica la resistenza palestinese contro i parassiti coloniali sionisti. Il loro destino è lo sterminio". E ancora: "Sono pronto a partire e contribuire al suo annientamento. Questo è diventato il mio piano A". E poi: "Sono il più antisionista che potrai mai conoscere nella tua vita. Con le mie stesse mani costruirò un impero per annientare Israele".

L'attenzione è ora tutta per il prossimo 25 aprile. Quest'anno, l'anniversario della Liberazione d'Italia rischia di diventare l'ennesimo palcoscenico delle frange pro-Palestina con i soliti contro Israele. Da più parti, infatti, è stato "minacciato" di snaturare il senso profondo di un anniversario fondamentale per il nostro Paese in nome della protesta antisionista. "Ci impegneremo nella costruzione di un 25 aprile fuori dalle logiche della ricorrenze storica, per mettere al centro che oggi l'antifascismo è antisionismo", hanno annunciato dal gruppo Osa, costola giovanile del gruppo comunista Cambiare rotta, che a sua volta fa capo a Potere al Popolo e alla Rete dei comunisti.

Servirà prestare la massima attenzione ai cortei per evitare che frange opposte entrino a contatto e si creino disordini. Milano è particolarmente attenzionata in tal senso.

Alle manifestazioni del 25 aprile nel capoluogo lombardo partecipano regolarmente anche i rappresentanti della cosiddetta "Brigata ebraica", per ricordare la brigata incorporata nell'esercito britannico nel 1944 per operare in Italia. Era composta prevalentemente da soldati ebrei provenienti dalla Palestina, che contribuirono alla liberazione d'Italia.

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