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"Tipico comunista…". Briatore a gamba tesa su Fratoianni

Toni accesi tra l'imprenditore e il politico a Cartabianca durante la discussione sullo stop ai motori endotermici a partire dal 2035

"Tipico comunista…". Briatore a gamba tesa su Fratoianni

Scontro a Cartabianca tra Flavio Briatore e Nicola Fratoianni sulla transizione ecologica. Il tema discusso durante il segmento del programma condotto da Bianca Berlinguer è il termine del 2035 previsto per l'immatricolazione dei veicoli con motore endotermico. L'esponente di Sinistra italiana si è dimostrato ancora una volta radicale nella sua posizione, incapace di analizzare con oggettività le difficoltà di questa transizione in temi così brevi nemmeno davanti alle obiezioni mosse dall'imprenditore, che pur riconoscendo la necessità di ridurre le emissioni, non considera le auto elettriche come valido strumento in tal senso.

Dopo diverse intemperanze da parte di Fratoianni, Briatore ha sbottato: "Quando c'è Fratoianni io non devo più venire, è il tipico comunista che pensa solo a insultare". Lo scontro tra i due, in realtà, è iniziato prima, sul tema delle concessioni balneari. Briatore, che è un ottimo conoscitore del settore essendo lui stesso un operatore, pur riconoscendo la necessità di aumentare il costo delle concessioni, critica il meccanismo delle aste: "In Francia le concessioni sono state messe all'asta e tutte le spiagge sono in mano a tre gruppi... Se in Italia vengono messe all'asta le concessioni, io posso acquistarne altre, ma tante piccole aziende spariranno". Di diverso avviso Fratoianni: "In Italia amiamo il capitalismo finché è monopolistico".

Sul tema della transizione ecologica, però, gli animi si sono fatti ancora più caldi. L'imprenditore, che ha cercato di argomentare la sua posizione anche alla luce della maggiore esperienza maturata nell'automotive, avendo lui trascorso 8 anni nel mondo della Formula Uno dove, com'è noto, si sperimentano le soluzioni innovative per il mercato dell'auto. "La F1 sta sviluppando una benzina pulita a zero emissioni che sarà pronta nel 2026. I carburanti sintetici sostenibili sono una soluzione contro la CO2. Quando saranno pronti potremo usarli senza cambiare auto e senza bisogno di colonnine", ha spiegato Briatore, ricordando come il mercato dell'auto elettrica sia ora viziato dagli incentivi e che il costo per le auto elettriche non potrà essere sostenuto da tutti.

Un concetto distante dalla concezione di Fratoianni, che ha negato anche il trasferimento alla Cina del mercato dell'automotive con il passaggio all'elettrico e la difficoltà nello smaltire le batterie di quelle vetture.

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