Magistratura

Csm, domani il voto per l'ultimo membro laico. Bufera sui 5s: "Palate di fango"

La seduta comune del Parlamento è stata anticipata a domani. L'ira di Valentino dopo il passo indietro per i capricci dei grillini: "Difenderò la mia onorabilità"

Csm, domani il voto per l'ultimo membro laico. Bufera sui 5s: "Palate di fango"

L'intesa raggiunta ieri tra i partiti sul Consiglio superiore della magistratura non è saltata del tutto: sono stati eletti nove membri laici su dieci al termine di una giornata in cui le trattative sono andate avanti ed è stato necessario un cambio in corso d'opera a causa dei capricci del Movimento 5 Stelle. Per l'ultimo componente sarà necessaria una nuova votazione che si terrà domani. Nel frattempo continua la bufera sul M5s per il discutibile atteggiamento istituzionale adottato nelle scorse ore.

Anticipato il voto sul Csm

Nella giornata di domani, precisamente alle ore 14.30, il Parlamento si riunirà in seduta comune per l'elezione dell'ultimo membro laico del Csm. Alla fine è stato deciso di anticipare i tempi rispetto al cronoprogramma previsto: la prossima seduta si sarebbe dovuta tenere martedì prossimo, il 24 gennaio, alle ore 16. A questo punto non avrà luogo il question time fissato alle 15 nell'Aula del Senato.

I partiti della maggioranza e quelli delle opposizioni hanno deciso di accelerare alla luce dell'imprevisto sul nome di Giuseppe Valentino: l'esponente di Fratelli d'Italia ha deciso di fare un passo indietro, ritirando la propria candidatura in seguito ai mugugni dei grillini che si erano messi di traverso. A votazione in corso è stato deciso di virare sull'avvocato e professore Felice Giuffrè, che però è stato l'unico candidato a non spuntarla: il meloniano si è fermato a 295 voti, senza dunque incassare il quorum richiesto dei tre quinti dei componenti dell'Assemblea.

Domani Giuffrè, salvo colpi di scena o ripensamenti dell'ultimo minuto, dovrebbe farcela. Il ragionamento è che non sarebbe logico attendere la prossima settimana per completare la "squadra" dei membri laici del Consiglio superiore della magistratura visto che era stato trovato un accordo sui candidati. L'intento resta quello di procedere in fretta per far sì che l'organo di autogoverno della magistratura possa entrare a stretto giro nella pienezza delle sue funzioni.

La bufera sul M5S

Non si placa da ieri la bufera nei confronti del Movimento 5 Stelle, che non ha mandato giù il profilo del candidato di FdI. Il "no" dei 5s è arrivato in seguito alla notizia su una presunta indagine che vedrebbe coinvolto Giuseppe Valentino, che però si è voluto difendere e mettere le cose in chiaro: "Non ho ricevuto mai nulla, non so se sono indagato né cosa mi è contestato". Ha denunciato le "palate di fango vergognose" ricevute e ha assicurato: "Difenderò la mia onorabilità".

Il penalista calabrese ha spiegato all'Adnkronos di essere rimasto coinvolto in una vicenda, "da cui scaturirono una serie di equivoci", nel 2000 mentre difendeva un parlamentare del Psdi. "Ogni tanto viene fuori un pentito che dice, inventa delle storie collegate a quella vicenda, 'ho saputo da…che c'era pure Valentino'. [...] Per cui io denuncio per calunnia la persona che aveva fatto il mio nome, e qualcuno dovrà darmi conto di questa denuncia, e rimuovo la cosa. Tutto ciò si è verificato due o tre anni fa ma sempre con riferimento a fatti che si sarebbero verificati a inizio 2000. Poi non so più niente", ha lamentato Valentino.

Ora circola la voce sul fatto che sarebbe iscritto nel registro degli indagati, "ma non sappiamo se è vero".

Nonostante ciò, considerando il ruolo di rilievo che sarebbe stato chiamato a ricoprire, ha scelto di farsi da parte e rinunciare a essere eletto come membro laico del Csm: "Non potevo correre il rischio, troppo importante la funzione per essere soltanto sfiorato dal dubbio".

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