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“Amo la mia famiglia”. Harry rompe il silenzio sulla malattia di Carlo

Il principe Harry ha rilasciato una nuova intervista in cui ha raccontato in modo molto diplomatico il suo punto di vista sulla malattia del padre

“Amo la mia famiglia”. Harry rompe il silenzio sulla malattia di Carlo
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È accaduto proprio ciò che Re Carlo III e la royal family avrebbero temuto: il 16 febbraio 2024 il principe Harry ha rilasciato un’intervista al programma Good Morning America, in cui ha parlato dei suoi progetti futuri, degli Invictus Games in particolare e della diagnosi di tumore di Re Carlo III. Già poche ore prima del programma le dichiarazioni del duca si preannunciavano una “bomba”, come riportato dall’Independent. Così non è stato. Viene comunque spontaneo chiederci se le parole di Harry susciteranno di nuovo l’ira dei Windsor ma, soprattutto, se questa intervista fosse proprio necessaria.

La "forza" delle famiglie unite

“Amo la mia famiglia. Sono grato di aver potuto prendere l’aereo e andare [da mio padre], trascorrere del tempo con lui”, ha dichiarato il principe Harry nell’intervista a Will Reeve Good Morning America del 16 febbraio 2024. Harry ha spiegato di essere “saltato su un aereo” subito dopo la telefonata di Carlo, precisando: "Sono andato a trovarlo non appena ho potuto”

Il duca parla di amore per i suoi parenti, nonostante anni di recriminazioni. Da una parte questa dichiarazione può essere interpretata come un tentativo di riavvicinamento alla royal family, ma dall’altra potrebbe anche essere vista come un tentativo ipocrita di riconquistare la popolarità perduta attraverso la fama della Corona britannica. Del resto i Sussex non possono non aver notato che le loro accuse, reiterate fino alle sfinimento, hanno irritato e allontanato le persone, invece di portarle dalla loro parte.

A proposito delle conseguenze delle malattie sulle dinamiche e sui rapporti famigliari Harry ha parlato dell’esempio dato dalle famiglie dei veterani che partecipano agli Invictus Games: “Attraverso le famiglie degli Invictus vedo su base quotidiana la forza dell’unità familiare” nei momenti difficili. “Penso che qualunque malattia avvicini le famiglie”. Frasi interessanti, queste, che potrebbero far pensare a un desiderio di riconciliazione con i Windsor. Riflessione giustificata da un’altra dichiarazione del principe, il quale alla domanda sulla possibilità che la malattia di Carlo possa avere una sorta di “effetto riunificatore” sull’intera famiglia ha risposto: “Assolutamente sì. Ne sono certo”.

“Tra me e il Re”

Il principe non è sceso nei particolari dell’incontro con Re Carlo III e tantomeno della diagnosi di cancro. Quando Reeve ha chiesto la sua “prospettiva”, le sue impressioni sulle condizioni di salute di Sua Maestà, Harry ha risposto con un diplomatico: “[Questo] rimane tra me e lui”. In realtà il centro dell’intera intervista era proprio questo quesito. Il duca ha scelto di non rispondere e questo può dirci qualcosa in più sui rapporti tra Sussex e Windsor. Se davvero Harry spera di riconquistare la royal family, può aver giudicato più opportuno rilasciare un’intervista “soft”, che non irriti troppo il Re e la Regina.

Tutti si aspettavano clamorose rivelazioni, invece il duca ha preferito non esporsi troppo. Non è escluso che questa sia anche un’intervista strategica per mantenere i riflettori puntati su di sé, senza fare troppo rumore. Soprattutto in vista di una possibile tregua con la Corona, che potrebbe rialzare la percentuale di popolarità di Harry e Meghan.

Harry cittadino statunitense?

“Ho la mia famiglia. Come tutti”, ha raccontato Harry, puntualizzando che il fatto di vivere dall’altra parte del mondo non gli impedirà di tornare nel Regno Unito: “La mia famiglia, la mia vita in California è così com’è. Ho programmato dei viaggi che mi riporteranno nel Regno Unito, così potrò fermarmi e far visita alla mia famiglia per quanto mi sarà possibile”. Questo potrebbe essere un altro indizio di una possibile riconciliazione.

Harry, poi, ha definito “meravigliosi” i suoi figli, proseguendo: “I bambini stanno crescendo, come tutti i loro coetanei, in modo incredibilmente veloce. Hanno un grande senso dell’umorismo, mi fanno ridere, ci tengono con i piedi per terra ogni singolo giorno, come fa la maggior parte dei bambini. Sono molto grato di essere padre”.

Il duca ha confessato di trovarsi bene in California. Tale ammissione, quasi per logica conseguenza, ha portato Reeve a chiedere: “Pensi di diventare cittadino statunitense?”. Il principe ha risposto: “L’ho preso in considerazione, sì…il pensiero mi è passato per la mente, ma ora non è una priorità”. Se Harry decidesse di prendere la cittadinanza statunitense, dovrebbe rinunciare ai titoli nobiliari. Cosa che potrebbe influire negativamente sulla sua immagine e sulla sua vita professionale che brillano della luce riflessa proveniente dalla Corona.

Le conseguenze dell’intervista

Benché una parte dell’intervista dedicata ai progetti dei Sussex, in particolare agli Invictus Games, inevitabilmente l’attenzione mediatica si è concentrata sulle dichiarazioni in merito alla diagnosi di tumore del Re. Il problema è che questa chiacchierata di Harry a Good Morning America, pur non essendo una bomba mediatica, rischia lo stesso di mandare all’aria i piani della royal family per mantenere la discrezione sulle condizioni di Sua Maestà. Il comunicato con cui Buckingham Palace ha annunciato la malattia è stato studiato proprio per tranquillizzare gli animi. I silenzi del principe, in particolare quello relativo alla “prospettiva” sulla salute di Carlo, potrebbero vanificare gli sforzi dello staff reale.

Proprio ora che il sovrano ha bisogno di calma e di tutte le sue energie per affrontare il lungo percorso di terapia.

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