Pillole reali

La droga, il razzismo, i Windsor: Harry ha stancato il pubblico

Secondo i sondaggi la popolarità dei duchi di Sussex è in caduta libera, il pubblico sarebbe stanco delle loro lamentele, ma Harry continua a rilasciare interviste contro la royal family

La droga, il razzismo, i Windsor: Harry ha stancato il pubblico
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Il principe Harry si racconta ancora una volta in una nuova intervista, con annessa diagnosi di disturbo da deficit dell’attenzione. Ma comincia a farsi strada la sensazione di un discorso replicato all’infinito, quasi di un disco rotto.

“Elogio” della droga?

Harry è tornato all’attacco. Il 4 marzo 2023 ha rilasciato una nuova intervista, al dottor Gabor Maté. Una dichiarazione in particolare che ha scatenato la stampa: “[La cocaina] non ha fatto niente per me, era più che altro una cosa sociale”, mentre “la marijuana è diversa, in realtà mi ha davvero aiutato...ho iniziato a rendermi conto di quanto mi facesse bene, direi che è una delle parti più importanti della mia vita…mi ha aiutato ad affrontare traumi e dolori…”. Affermazioni divisive su un tema, quello della droga, attualissimo. Ciò che è venuto fuori suonerebbe come una sorta di elogio di queste sostanze. Un risultato davvero discutibile.

Lady Diana al centro dei pensieri di Harry

Ancora una volta Harry ha paragonato la sua vita a quella della madre, Diana: “Di certo nel corso della mia vita, durante gli anni dell’infanzia, mi sono sentito sempre leggermente diverso dal resto della mia famiglia…e so che mia madre sentiva la stessa cosa…Le volte in cui osavo essere me stesso...era quasi come un ‘Non essere te stesso, torna a essere ciò che ci si aspetta tu sia’…”. L’impressione è che il principe voglia essere riconosciuto dal pubblico come l’unico, vero erede di Lady Diana, che non si è lasciato avvincere dalle regole dell’istituzione al contrario, sottintenderebbe Harry, del fratello William.

Terapia per la royal family

Uno dei temi che più stanno a cuore a Harry è quello della salute mentale: "Ho capito di aver imparato una nuova lingua, [ma] le persone da cui ero circondato una volta non parlavano [quella stessa lingua] e in realtà mi sentivo messo da parte…Sto iniziando a tornare al cuore del trauma…in modo da vivere una vita più autentica…e essere un padre migliore…ma, allo stesso tempo, mi sento più distante…dalla mia famiglia”. Il desiderio di colmare questa distanza lo avrebbe portato a “tentare di incoraggiare [la famiglia]” a entrare in terapia.

“Non sono una vittima”

Il discorso sulla terapia è strettamente correlato con il memoir. Harry ha mostrato di non temere i detrattori: “Più mi criticano, più ho bisogno di condividere” e a chi lo accusa di vittimismo ha risposto: “Non mi vedo affatto come una vittima. Sono davvero grato di aver potuto condividere la mia storia e spero che aiuti...gli altri…un atto di servizio” che non avrebbe nulla a che vedere con il gossip delle “persone che hanno condiviso fatti della mia vita, fuori dal mio controllo, veri o falsi che siano”. Scopo lodevole, ma viene da chiedersi se per aiutare chi è in difficoltà sia necessario tirare in ballo la propria famiglia, dando l’impressione di cercare uno scontro pubblico.

“Meghan mi ha salvato”

“Mia moglie mi ha salvato”, ha detto Harry nell’intervista a Gabor Maté. “Ero intrappolato in questo mondo e lei veniva da un mondo diverso e mi ha aiutato a venirne fuori…La mia partner è un essere umano eccezionale e sono eternamente grato per la saggezza e lo spazio che è stata in grado di darmi”. A proposito di Meghan Markle nell’intervista è spuntato di nuovo il tema del razzismo:“…Forse le persone non comprendono che il dolore causato [dal razzismo] a un individuo è enorme, ma il dolore causato alla società è immenso”.

Disturbo da deficit dell’attenzione

“Che ti piaccia o no, ti ho diagnosticato un disturbo da deficit dell’attenzione”, ha detto il dottor Gabor Maté, nel bel mezzo dell’intervista, al principe Harry. “Puoi essere d’accordo o meno”. Harry ha ribattuto: “Ok. Dovrei accettarlo o approfondire?”. Il medico ha ribattuto: “Puoi fare ciò che vuoi”. Il dottor Gabor Maté è un esperto di traumi infantili, però si potrebbe discutere sull’opportunità di fare una diagnosi pubblica. Sicuramente il principe Harry vuole aiutare chi si trova nella sua stessa situazione, ma non scompare la sgradevole sensazione che anche questa circostanza potrebbe essere usata per colpire l’attenzione del pubblico. I sondaggi nel Regno Unito e negli Usa bocciano su tutta la linea l’atteggiamento del duca, evidenziando la crescente insofferenza dell’opinione pubblica internazionale verso i Sussex e la loro narrativa, ormai appiattita su argomenti già sentiti.

“Indulgenza verso se stesso”

Al Daily Mail Richard Fitzwilliams ha affermato: “Non credo che questo cambierà le cose. Sta andando male. C’è una profonda spaccatura. La cosa migliore che si può dire è che [l’intervista] non ha peggiorato le cose. Non c’è stato alcun attacco diretto alla monarchia…o a qualche membro della royal family”. Sulla stessa lunghezza d’onda è l’esperta Caroline Di Russo, la quale a Sky News Australia ha sottolineato che le parole di Harry sarebbero solo le lamentele di chi non avrebbe alcun contatto con la realtà.

Soprattutto se paragonate ai problemi economici della Gran Bretagna:“Era un altro viaggio intorno alla montagna dell’indulgenza verso se stesso e un altro esempio del principe Harry che affina il suo vittimismo”.

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