Pillole reali

“Non si fermeranno": il documentario di Harry e Meghan spaventa la Corona

Il prossimo dicembre dovrebbe andare in onda il documentario Netflix realizzato da Harry e Meghan, ma non si placano le polemiche sulle possibili frecciate al vetriolo contro la royal family

“Non si fermeranno": il documentario di Harry e Meghan spaventa la Corona

Il documentario Netflix sulla vita dei duchi di Sussex potrebbe andare in onda tra poche settimane, ma la royal family sarebbe sul piede di guerra a causa di possibili rivelazioni scabrose. Per gli esperti il progetto di Harry e Meghan non sarebbe altro che una loro nuova dimostrazione di vanità ed egocentrismo, destinata a non lasciare traccia nell’ambito dell’attivismo umanitario a cui la coppia dice di voler dedicare l’esistenza.

Il documentario che molti aspettavano

Si è parlato per mesi del documentario che Harry e Meghan avrebbero realizzato con Netflix: due anni di lavoro e un costo notevole che si aggirerebbe sui cento milioni di dollari. Finora il titolo del programma e gli argomenti trattati sono top secret. Si sa solo che i Sussex dovrebbero dare molto spazio agli impegni umanitari, ma anche alla loro quotidianità, con filmati girati, a quanto sembra, nella loro residenza di Montecito. In tutta questa aura di mistero spunta una sorprendente novità: il documentario dovrebbe davvero vedere la luce il prossimo dicembre, come già anticipato da alcune indiscrezioni a ottobre 2022, benché non vi sia ancora una data precisa. Tutto tranquillo? Niente affatto.

Un accordo da 240 milioni di dollari

Page Six, lo scorso maggio, diede la notizia dell’arrivo, che all’epoca non sembrava tanto imminente, del documentario di Harry e Meghan: “La tempistica è ancora in fase di discussione”, disse uno dei produttori, facendo intendere che molte decisioni in merito alla struttura e alla programmazione del documentario dovessero ancora essere prese. Se le indiscrezioni sulla diffusione del progetto si rivelassero fondate, finalmente il pubblico potrebbe riuscire a vedere uno dei prodotti del lavoro dei duchi (visto che la serie Pearl, tanto pubblicizzata, sarebbe stata stroncata sul nascere per motivi di budget), che rientra nell’accordo da 240 milioni di dollari stipulato con Netflix nel 2020. Dati questi costi così elevati e la fama de protagonisti le aspettative non possono che essere alle stelle. In tutti i loro viaggi più importanti, come quello in Olanda per gli Invictus Games, nell’aprile 2022, o a New York nel settembre dello stesso anno, i Sussex sono stati seguiti da una troupe che aveva il compito di riprendere ogni loro mossa, documentando la loro vita e il loro lavoro.

Un reality show royal?

A proposito di troupe televisive e affini, forse ricorderete che, durante i festeggiamenti per il Giubileo di Platino per i 70 anni di regno della regina Elisabetta, lo scorso giugno, Harry e Meghan avrebbero tentato di far entrare a corte proprio i tecnici delle riprese che per mesi li avrebbero scortati ovunque. Buckingham Palace non avrebbe gradito questa tentata intrusione e avrebbe proibito le riprese nelle residenze reali e nei posti collegati al Giubileo. La notizia suscitò grande clamore. Lizzie Cundy, ex amica di Meghan Markle, sostenne che i duchi fossero comunque riusciti a girare dei video con i loro telefonini, aggiungendo: “C’è una ragione, o uno scopo per cui [Harry e Meghan] sono qui e non penso sia per il Giubileo della Regina. Penso che c’entrino Netflix, i soldi”. Una fonte rincarò la dose: “Penso sia lecito dire che Netflix vorrà la sua libbra di carne”, alludendo ai lauti guadagni che il colosso dello streaming avrà dal documentario, soprattutto se vi saranno incluse, come molti esperti temono, scottanti rivelazioni sulla royal family.

Meghan, neutrale (o quasi) per la prima volta

Meghan Markle ha accennato alla realizzazione del documentario Netflix nelle interviste concesse a The Cut nell’agosto 2022 e a Variety lo scorso ottobre. Proprio durante quest’ultima, pur cercando di non sbilanciarsi troppo sui contenuti, la duchessa di Sussex ha dichiarato: “È bello poter affidare a qualcuno la nostra storia, una regista esperta di cui ammiro il lavoro, anche se ciò significa che il modo in cui sceglie di raccontare [questa storia] potrebbe essere diverso dal tuo…abbiamo affidato la nostra storia a qualcun altro e ciò significa che verrà vista attraverso i suoi occhi”. Inevitabilmente il punto di vista di Meghan e quello della regista del documentario, Liz Garbus, sono diversi, ma viene da chiedersi se la duchessa sia in perfetto accordo sul modo in cui sono state narrate le vicende che riguardano lei e Harry. Se non stia tentando di mettere le mani avanti, consapevole di un eventuale, inarrestabile impatto familiare e mediatico del progetto.

Una gran confusione

Nella seconda metà del 2022 si è vociferato che Netflix avesse deciso di rimandare la messa in onda del documentario, poiché impegnata a fronteggiare le critiche che hanno bersagliato “The Crown” 5. “Sono molto preoccupati e hanno deciso di ritirarsi per adesso e posticipare il documentario al prossimo anno”. Però sembra che anche i duchi abbiano tentato, invano, di rimandare l’uscita del progetto al 2023. “Vogliono prendere tempo”, ha detto un insider. Perché? I tabloid sostengono che i Sussex avrebbero tentato di fare delle modifiche al loro programma dopo la morte della regina Elisabetta: “Harry e Meghan stanno avendo dei ripensamenti sulla loro storia, sul loro progetto”, ha detto un insider, “Sono in preda al panico per quel che riguarda [l’idea] di smorzare i toni…”. Di recente, però, è spuntata un’altra ipotesi: alcuni contenuti del documentario sarebbero in aperto contrasto con quanto il principe Harry avrebbe scritto nella sua autobiografia, “Spare”, in uscita il prossimo 10 gennaio “Molto [di quanto detto] nello show contraddiceva ciò che Harry ha scritto e questo era un problema”, ha rivelato una fonte di Netflix.“Così Harry e Meghan hanno chiesto di tornare su dei contenuti che loro stessi avevano fornito per il progetto”.

“Promuovere Meghan Markle”

La royal family sarebbe in attesa sia del memoir di Harry, sia del documentario Netflix. L’atmosfera a Palazzo, però, non sarebbe serena. Non solo: il destino dei Sussex a corte e dei titoli di principe e principessa che spetterebbero di diritto ad Archie e Lilibet Diana “dipenderanno molto da ciò che accadrà nei prossimi mesi, in particolare con il libro di Harry e lo show televisivo [dei Sussex]”, come ha spiegato una fonte all’esperta Katie Nicholl. Gli esperti reali non vedono di buon occhio queste iniziative: “È tutto piuttosto spiacevole, specialmente all’indomani della morte della Regina”, ha commentato Nile Gardiner. “Meghan sembra determinata a promuovere la sua immagine…Il documentario Netflix è solo un progetto [basato] sulla vanità. Meghan sta barattando i suoi titoli royal…Non dovrebbe usare [questo] momento come trampolino di lancio per le sue grandi ambizioni…”.

Poi la stoccata finale: “Sta provando a costruire un impero intorno a se stessa…si è completamente dedicata a promuovere Meghan Markle”.

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