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"Non trovava lavoro". Ecco perché Meghan si trasferì a Londra

Meghan non sarebbe arrivata nel Regno Unito per stare con Harry, ma per tentare di risollevare la sua carriera cinematografica in declino

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Nel novembre 2017 Meghan Markle decise di lasciare Toronto per trasferirsi nel Regno Unito, dove viveva il suo fidanzato, il principe Harry, incontrato per la prima volta nell'estate 2016. I tabloid scrissero che l’ex attrice era pronta a iniziare la sua nuova vita a Kensington Palace e che la fase di adattamento alla vita di corte stava per iniziare. Sulla dinamica dei fatti non c’è nulla da dire. Il discorso sarebbe diverso per quel che riguarda le reali motivazioni che avrebbero spinto Meghan ad attraversare mezzo mondo. Secondo il biografo Tom Bower quando la duchessa intraprese il suo viaggio il principe non sarebbe stato esattamente in cima ai suoi pensieri. Non del tutto, almeno. La Markle, a quanto pare, avrebbe sperato che Londra potesse offrirle un’altra possibilità come attrice.

Guai “finanziari”

“Il problema è che Meghan Markle non è una grande attrice”, ha commentato in modo molto dretto Tom Bower a TalkTv. “La sua carriera cinematografica è finita molto prima che arrivasse a Londra. Questo è il vero motivo per cui è venuta qui. Non è più riuscita a trovare lavoro dopo Suits”. La duchessa andò a vivere a Londra dopo aver finito le riprese della serie Suits. All’epoca, però, i giornali e i fan della royal family pensarono che avesse abbandonato volontariamente il cinema per dedicarsi ai doveri reali. Secondo Bower, invece, Meghan non avrebbe mai abbandonato il sogno di diventare una grande attrice.

Nemmeno la vita da royal sarebbe stata un ostacolo: stando alle rivelazioni dell'ex maggiordomo di Lady Diana, Paul Burrell e dell'esperto Andrew Morton la regina Elisabetta avrebbe spiegato a Meghan che, se avesse voluto, avrebbe potuto continuare a recitare. Magari i ruoli sarebbero stati scelti in base a criteri diversi, ma nessuno avrebbe precluso alla duchessa la possibilità di realizzarsi come attrice.

La questione era un’altra, secondo l’esperto: a Meghan mancherebbe il talento, per questo la sua carriera si sarebbe arenata. Questo discorso ne apre un altro, in un certo senso: finora Harry e Meghan non hanno dimostrato grandi doti né come podcaster, né come scrittori, né come registi di documentari. Abbiamo visto ben poco e quella minima quantità aveva un unico leitmotiv, diventato fin troppo ripetitivo: la royal family.

Non sembra, però, che Meghan voglia abbandonare questa strada, forse perché le garantirebbe dei lauti introiti, almeno stando a Tom Bower: “L’unica cosa che le è rimasta è la sua autobiografia. Ha un’immaginazione molto fervida e racconterà una storia straordinaria per aumentare i guadagni. Ma in termini di lavoro onesto penso che [Harry e Meghan] abbiano un grosso problema. I loro riconoscimenti non valgono più niente ed è per questo che la gente dice, giustamente, che hanno problemi finanziari”. Ecco una questione a dir poco spinosa: ciò che Meghan potrebbe scrivere nel suo (per ora) ipotetico memoir e le conseguenze sui rapporti già disastrosi con la royal family.

“Non pensava che Harry non avesse tanti soldi”

A proposito di questioni economiche, poi, sembra che Meghan abbia fatto male i conti anche per quel che riguarda la vita con Harry. Alla fine dello scorso dicembre sempre Tom Bower disse a Closer: “Quando Meghan frequentava Harry, non si era resa conto del fatto che lui non avesse molti soldi e non vivesse in un palazzo”. Nello stesso tempo, però, “non avevano la pressione di dover far soldi [quando erano nel Regno Unito] e non avevano una villa che si affaccia sul Pacifico”.

In ogni caso la duchessa “non ha mai voluto vivere in una piccola casa in Inghilterra. Per lei Frogmore era come una sentenza di reclusione”. Da una parte Meghan avrebbe creduto che Londra potesse salvare la sua carriera al tramonto. Difficile dire se abbia sopravvalutato il suo talento d’attrice. Dall’altra si sarebbe aspettata di vivere come una principessa delle favole, magari di occupare il centro della scena senza tenere conto del fatto che a Palazzo esistono delle regole e una gerarchia piuttosto rigida.

La realtà si sarebbe rivelata più dura del previsto.

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