Pillole reali

Dalla Apple al trono: Rania di Giordania, la regina tra Oriente e Occidente

Raffinata, colta, elegante, la regina Rania ha saputo coniugare la sua identità araba e islamica con uno stile di vita occidentale, affrontando i momenti sereni e quelli più bui del suo regno con grande tenacia

Dalla Apple al trono: Rania di Giordania, la regina tra Oriente e Occidente
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In occasione del matrimonio della principessa Iman, lo scorso 12 marzo, abbiamo visto la famiglia reale di Giordania (quasi) al completo. La storia moderna e contemporanea di questo Paese è affascinante, ma anche molto interessante per comprendere gli equilibri politici del Medio Oriente. La regina Rania, poi, è diventata un personaggio iconico, famoso tanto per le sue iniziative in favore dei diritti delle donne e della tolleranza religiosa quanto per le sue scelte di stile (un esempio su tutti: la clutch blu con su scritto, in arabo “la mia Iman” indossata al royal wedding) che la pongono a metà strada tra Occidente e Oriente.

Dalla Apple al trono di Giordania

Rania al-Yasin è nata in Kuwait da genitori palestinesi, provenienti da Tulkarem. Il suo background familiare l’ha resa un simbolo per la comunità palestinese e, nello stesso tempo, bersaglio di critiche nel contesto più ampio e delicato della questione arabo-israeliana. Rania si è laureata in Gestione di Impresa all’Università americana del Cairo e, prima di incontrare il futuro re Abdallah II, ha lavorato per Citibank e per Apple. La sovrana è celebre per il suo impegno in favore dei diritti delle donne e per essere diventata un’icona di eleganza grazie anche al sapiente mix di moda araba e occidentale su cui ha costruito il suo stile e la sua immagine. Quando salì al trono di Giordania, il 7 febbraio 1999, Rania, appena 29enne, conquistò il primato di regina più giovane al mondo. Nel 2006 il Time la inserì nella lista delle 100 donne più influenti del pianeta e nel 2019 per il magazine CeoWorld era il politico arabo più influente online. Rania è anche “la più bella reale al mondo” secondo una ricerca datata 2020 del dottor Julian De Silva, del Centre for Advanced Facial Cosmetic&Plastic Surgery. La sovrana ha sottolineato diverse volte la sua educazione cosmopolita, dicendo: “Sono araba dalla testa ai piedi, ma parlo un linguaggio internazionale. Non considero più nessuno come uno straniero”.

Un futuro re con la passione per Star Trek

L’attuale sovrano di Giordania è figlio del celebre re Husayn (1935-1999) e dell’inglese Antoinette Avril Gardiner che, dopo il matrimonio, seguendo la tradizione islamica, cambiò nome in Muna al-Husayn. Antoinette e Husayn si conobbero sul set del film “Lawrence d’Arabia”, dove la giovane lavorava come segretaria di produzione. I due si sposarono nel 1961, ma la loro unione fu fortemente osteggiata perché il padre di Antoinette era un ufficiale dell’esercito britannico, la famiglia della sposa era di ascendenza ebraica e la sposa non volle convertirsi all’Islam. Per quest’ultima ragione non divenne regina consorte, ma “solo” principessa consorte, titolo mantenuto, insieme al trattamento di altezza reale, anche dopo il divorzio, nel 1971. Abdallah ha frequentato l’Accademia Militare Britannica (cosa che non piacque affatto al popolo giordano), ha studiato politica del Vicino Oriente al Pembroke College di Oxford e ha ottenuto il Master in Relazioni Internazionali alla Georgetown University. È un grandissimo fan di Star Trek, tanto che nel 1995 comparve addirittura in un episodio della seconda stagione della serie.

Amore a prima vista

Rania e Abdallah si sarebbero incontrati per la prima volta in un negozio della Apple, dove l’allora principe sarebbe entrato per comprare un computer. Però questa storia non è stata mai confermata. Sappiamo, invece, che nel gennaio 1993 la principessa A’isha, sorella di Abdallah, organizzò una festa in casa sua e tra gli ospiti c’era sia il futuro re, sia Rania, amica di uno degli ospiti. Quella sera, come hanno rivelato i due, è scoppiato il classico “colpo di fulmine”. Per il primo appuntamento il giovane principe avrebbe cucinato per Rania piatti tradizionali giapponesi. La proposta di matrimonio è arrivata durante una gita della coppia sul monte Tal al-Rumman ad Amman. Poco dopo, come da tradizione, re Husayn si recò a casa dei genitori della futura sposa per chiedere ufficialmente la mano di Rania. La cerimonia nuziale venne celebrata il 10 giugno 1993. La coppia ha avuto quattro figli: Husayn (28 anni), erede al trono di Giordania, la principessa Iman (26 anni), la principessa Salma (22 anni) e il principe Hashim (18 anni).

Ascesa al trono

Il 7 febbraio 1999 re Husayn morì di cancro. Appena due settimane prima della sua scomparsa il sovrano aveva escluso dalla linea di successione il fratello Hassan, erede apparente al trono dal 1965 e nominato futuro re il figlio Abdallah. Sul letto di morte, però, Husayn fece promettere ad Abdallah di designare come nuovo erede al trono il fratello Hamza, figlio della regina Nur (ovvero Elizabeth Najib Halabi, cresciuta negli Stati Uniti e ultima moglie di re Husayn). Abdallah mantenne la promessa fatta al padre fino al 2004, quando revocò la carica di Hamza, nominando successore il primogenito Husayn ibn Abdallah. Nel comunicato ufficiale Sua Maestà scrisse al fratello: “Detenere questa carica simbolica ha ristretto la tua libertà, impedendoci di affidarti responsabilità che senz’altro saresti in grado di affrontare”. Uno dei punti cardine su cui Rania e Abdallah hanno costruito il loro regno è il dialogo interreligioso, ma non mancano i detrattori che li accusano di aver fortemente limitato la libertà di espressione in Giordania.

Complotto alla corte giordana

Nell’aprile del 2021 il principe Hamza venne accusato di complotto contro lo Stato giordano e posto agli arresti domiciliari: avrebbe tentato di organizzare un golpe per detronizzare e imprigionare re Abdallah con l’aiuto di alcuni dignitari e militari. Una questione non da poco, dal momento che l’equilibrio politico del Paese è fondamentale per la stabilità dell’intero Medio Oriente. In una videochiamata alla Bbc il principe denunciò “l’incompetenza e la corruzione” nella nazione Per alcuni giorni i livelli di sicurezza nel Palazzo reale vennero innalzati ai massimi livelli, limitando fortemente la libertà di movimento della regina Rania e dei suoi figli. Ci furono 16 arresti. Nel marzo 2022 il principe Hamza chiese scusa al fratello, giurandogli fedeltà. Il mese successivo rinunciò al suo titolo dicendo: “Non sono in linea con gli approcci e le tendenze e i metodi moderni” del governo giordano.

Re Abdallah chiuse definitivamente la questione con una nota ufficiale del maggio 2022: “…Non permetterò a nessuno di porre i propri interessi al di sopra di quello della nazione…Forniremo a Hamza ciò di cui ha bisogno…ma non avrà più lo spazio di una volta…ha offeso la nazione…”.

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