Il personaggio della settimana

Se la Bortone fa campagna elettorale per il Pd su "TeleMeloni"

Da quando ha capito di poter cavalcare il "caso Scurati", Serena Bortone è inarrestabile e sembra essere tornata al vecchio amore. Chissà se dal Pd se ne sono resi conto

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Il "caso Scurati" ha dato a Serena Bortone nuova linfa. O meglio: ha permesso al pubblico di sapere che in Rai c'è anche lei. Perché nell'ultimo anno non se n'erano accorti in tanti. E questo è già un buon risultato acquisito. Non che dopo quel colpo di coda per lei sia cambiato qualcosa, ma almeno sui social si parla del suo programma. E lo può considerare un buon risultato visto che ha trascorso i sette mesi precedenti nell'ombra. Ma sembra che il "caso Scurati" abbia portato anche a un'altra conseguenza, alla quale non tutti hanno fatto caso.

Certo, non è facile visto accorgersi di quel che fa, visto che mediamente non raggiunge il milione di spettatori con la sua trasmissione ma da quando ha furbescamente usato, e di questo gliene va dato atto, il caos generato dal cortocircuito sull'ospitata di Scurati nel suo programma, sembra essere tornata al suo primo amore. Quale? L'ufficio stampa e le campagne elettorali. È passato qualche anno (era il 2007) da quando ha guidato in veste di responsabile comunicazione e ufficio stampa la campagna per le Primarie del Partito Democratico. Ma si sa che "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano" e il clamore destato da quel suo messaggio social sull'ospitata di Scurati le ha fatto capire che, forse, poteva in qualche modo cavalcare questo filone, facendo anche un favore al suo partito del cuore.

Il tutto, ovviamente, in quella Rai che per l'opposizione è TeleMeloni e che censura le opinioni non gradite. Che buffo modo, però, quello di censurare lasciando che tutti dicano la propria. Dev'essere un metodo moderno. Fatto sta che da quel momento si è formata una claque di Bortone sui social, che non fa passare un minuto tra l'ennesimo slogan della conduttrice e la pubblicazione online, sfruttando il buon vecchio sistema del passaparola. L'ultimo slancio in favore di social (e di Pd) riguarda la mancata firma dell'Italia del patto sui diritti Ue, che ha visto la "bersagliera" Bortone buttare lì il pensierino "twitterabile" del giorno: "Vivere in un Paese che non riconosce i diritti civili, o che opera discriminazioni, a prescindere dal mio orientamento sessuale e dalla mia identità di genere, mi fa sentire cittadina di serie b".

Un perfetto slogan da campagna elettorale in vista delle Europee andato in onda su Rai3, quello tirato fuori da Bortone. Chissà se il Pd se n'è accorto ed è pronto a utilizzarlo.

Perché tanto, da quelle parti, con Elly Schlein in testa, non è più di moda approfondire. Si fa una riduzione per estremi capi e si cerca di convincere gli elettori che l'avversario è brutto e cattivo, nella sperana che ci caschino in qualche modo. Ah, questa Rai censuratrice...

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