Cronaca locale

Pezzi rari in piazza Torna il mercatino dei «libridinosi»

Domani riparte la stagione. Con 100 bancarelle e 50mila volumi, quello di piazza Diaz è il più grande mercato di libri all’aperto d’Europa

Luigi Mascheroni

Una volta è accaduto anche che qualcuno si sia portato a casa una prima edizione di Joyce a cinque euro. Il bancarellaio, per una distrazione, non si era accorto di cosa stava vendendo. Un caso raro, naturalmente, però dà l’idea di come ogni tanto si possa fare il «colpo». Per il resto, il mercatino «Vecchi libri in piazza» che si tiene ogni seconda domenica del mese a due passi dal Duomo, sotto i portici di piazza Diaz, rimane una grande occasione per buoni affari: bibliofili e bibliomani, appassionati del libro e semplici lettori, curiosando tra prime edizioni, titoli fuori catalogo o di case editrici scomparse, incunaboli e fumetti, finiscono sempre per trovare qualcosa di inaspettato. Senza spendere cifre da capogiro.
Il mercatino di piazza Diaz è un appuntamento che si ripete ormai da 12 anni, da settembre (domani riapre la stagione) a giugno. L’ha inventato, nel 1995, Sergio Malavasi, dell’omonima libreria antiquaria in Largo Schuster. All’epoca gli espositori sotto i portici erano una ventina. Oggi sono quasi cento, provenienti da tutto il nord Italia che rendono la manifestazione milanese la più grande del genere, all’aperto, in Europa. Parigi compresa, visto che il mercatino di parco Brassens, che tanto più è in periferia, non supera gli 80 espositori. «Eppure - spiega con rammarico Malavasi, che è anche la “mente” di maremagnum, il principale sito internet italiano dedicato al mondo del libro antico e moderno - il nostro mercatino non è ancora molto conosciuto, neppure in città. Chi viene per la prima volta mi dice che è una cosa bellissima, ma che prima non ne aveva mai sentito parlare... E sì che ci siamo da parecchio tempo ormai. Nel 2000 abbiamo anche distribuito in tutte le scuole un libretto intitolato Del furore di possedere libri, con brevi scritti di tre bibliofili d’eccezione, Umberto Eco, Giampiero Mughini e Giuseppe Pontiggia, per cercare di avvicinare anche i ragazzi al mondo del libro. Comunque, ogni anno insieme ai bancarellai cresce anche il pubblico per fortuna».
Tra bancarelle capita di veder aggirarsi lo stesso Eco, che arriva in bicicletta, o qualche altro celebre bibliofilo: l’ex Guardasigilli Oliviero Diliberto, il senatore Dell’Utri, lo scrittore Armando Torno... Gli espositori presenti domani, dalle nove del mattino fino alle cinque del pomeriggio, saranno circa cento, e calcolando cinquecento volumi a bancarella, si arriva facile facile a un totale di 50mila libri. Tutti in una piazza. Impossibile non trovare qualcosa per i propri gusti e per le proprie tasche.

«Qui si trova di tutto, dal volume a un euro al “pezzo” da 10mila euro - dice Malavasi -, anche se per noi l’importante non è il giro d’affari, ma il far venir voglia alla gente di maneggiare i libri, di sfogliarli, e magari, chissà, anche di leggerli...».

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