Piazza Affari ha chiuso la seduta in rosso, in linea con le altre Borse europee. I listini sono stati influenzati dalle speculazioni innescate dai timori per uno scoppio della pandemia di febbre suina, ma anche dalle indiscrezioni di stampa che indicano un possibile aumento di capitale per Citigroup e Bank of America. Il Mibtel ha chiuso a -1,39% e l'S&P Mib a -1,73%. Fra le blue chip si salvano solo l'Eni (+1,4%) grazie alle previsioni di crescita di flussi nel Mar Caspio, Geox (+0,9%) e qualche bancario in frazionale rialzo come Bpm (+0,3%), Ubi (+0,2%) e Mps (+0,2%). In rosso quasi tutto il resto del listino, a partire da Stm (-4,6%), Mondadori (-4%), Ansaldo (-3,9%), Bulgari (-3,8%), Tenaris (-3,6%), Snam (-3,5%), Telecom (-3,5%), Intesa (-3,4%), Unicredit (-2,9%) e Banco Popolare (-2,6%). Male anche Fiat (-2,6%) che ha comunque fatto meglio del comparto auto europeo grazie alle notizie dell'accordo fra Tesoro Usa e creditori Chrysler, accordo che spiana la strada al Lingotto. Sul completo acquisti su Tiscali (+2,9%) sulle speculazioni circa la cessione degli asset inglesi, forti vendite su Mariella Burani (-7.3%), Ti Media (-5,8%), Indesit (-5,5%) e Azimut (-5,4%).
Le Borse estere. Le Borse europee chiudono in netto calo, sempre a causa del rischio pandemia, ma recuperano parte delle perdite grazie ai lievi rialzi registrati da Wall Street, che resta a galla grazie ai dati positivi sulla fiducia dei consumatori Usa e sui prezzi delle abitazioni, che calano a ritmo più lento. I ribassi sono diffusi in tutti i settori, e questa volta non fanno eccezione nemmeno i farmaceutici, che ieri, in controtendenza, avevano beneficiato dell'allarme influenza suina. Oggi, invece, registrano moderati rialzi solo Novartis, Roche e Sanofi-Aventis.
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