Politica economica

L'Istat certifica: 481mila occupati in più nel 2023

Aumentano anche i contratti a tempo indeterminato e le lavoratrici al Sud. Cala la percentuale di cittadini inattivi

L'Istat certifica: 481mila occupati in più nel 2023

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L'Istat certifica: 481mila occupati in più nel 2023

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Occupazione in crescita per l’Italia, con statistiche in netto miglioramento in relazione a molti fondamentali. Nell’intero 2023, 481mila persone hanno trovato lavoro, con un incremento pari al 2.1%. Questo è il cuore delle statistiche che l’Istat ha diffuso ieri. Il tasso di disoccupazione si è fermato al 7.4% (7.7% di media annua). E ora la cifra che riguarda i disoccupati non arriva a due milioni (81mila persone in meno).
In diminuzione pure gli inattivi, che comunque rappresentano una fascia corposa della popolazione: quasi 500mila persone in meno tra coloro che non hanno mai fatto parte della forza lavoro del Paese. Il tasso di occupazione è salito al 61.9% (+0.1%). Positiva anche la casistica che riguarda l’occupazione femminile: il 53.4% su media nazionale, con un incremento di 1.4% rispetto al quarto trimestre del 2022.
Va segnalata una differenza abbastanza netta: le donne che lavorano al Nord quelle tra i 64 e 18 anni - , corrispondono al 62.9% del totale, mentre al Sud il dato raggiunge il 37.2%. Il Centro- Italia staziona con il 59.4% di donne occupate.
La media è appunto 53.4%.
Il Sud, però, è la zona del Belpaese in cui l’occupazione cresce di più: 1.6%. Al Nord «soltanto» 1.3% in più. Un accento va posto sui contratti a tempo indeterminato: 491mila in più.
E ancora: i nuovi lavoratori indipendenti o autonomi sono 62mila. Cresce dunque in lavoro in generale, a prescindere dalle sue declinazioni. L’uso dei cosiddetti canali informali per trovare lavoro (la ricerca attraverso le conoscenze personali) è ancora maggioritario. E anzi cresce in termini statistici sino a raggiungere il 76.6%.
Il governo e le forze di centrodestra non hanno nascosto la loro soddisfazione. Il ministro della Famiglia Eugenia Roccella ha rimarcato la crescita di «quasi 260mila donne occupate dall’insediamento del governo Meloni». Per la Roccella è record: superate le 10milioni di lavoratrici. Il ministro del Lavoro Marina Calderone, dopo aver definito «confortanti» le statistiche, ha stabilito una road mapp per i prossimi mesi. I numeri positivi dell’Istat «non devono distogliere la nostra attenzione costante sugli elementi di criticità.
Mi riferisco per esempio al disallineamento, ancora da colmare, tra le competenze richieste dalle imprese e le qualifiche dei lavoratori occupabili», ha dichiarato il capo di dicastero.
La disamina di Fi si concentra sulla discesa numerica della disoccupazione.
Nevi, vicepresidente del gruppo azzurro alla Camera, parla di un «cambio di tendenza». Reazione entusiasta anche dal capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti: «Dietro questi numeri - ha argomentato il meloniano - ci sono persone alle quali è stata restituita la dignità di un lavoro».


Sono le vite delle persone che tendono a migliorare.

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